opinioni e poesie

il ventre gonfio


Si!ho paura di vivere! Lo dimostro ogni volta che devo fare scelte che compromettono il mio status quo. Ciò però non mi da sicurezza, anzi mi indispone verso me stesso. Vorrei essere meno attaccato a ciò che ho, vorrei condividere con altri le mie gioie, la mia serenità, il mio mondo che si snoda senza grandi ostacoli. Talora penso al cibo che mi ritrovo sul desco, che talora spreco o disprezzo e penso ad un’infinità di persone che lottano ogni giorno per conquistare una briciola di quello che io scarto. Mi sento egoista, col ventre gonfio dopo una mangiata abbondante, a pensare che il cibo debba essere distribuito degnamente tra tutti, che non debba essere appannaggio di pochi. Un film di alcuni anni fa aveva scene crudeli e devastanti sulla situazione della popolazione di alcuni stati africani. In una scena si filmavano una madre ed un bimbo che raggiungevano un campo profughi dopo la traversata nel deserto. Il bimbo, se fosse stata una comparsa non avrebbe potuto dimagrire fino a tal punto, era uno spettro di se stesso e la visione permetteva di inorridire di fronte ad una situazione simile. La madre che arrivava ormai in condizioni di non sopravvivenza veniva attaccata dagli avvoltoi che iniziavano a dilaniarla. È una scena di film! Ma per quanto irreale potesse essere rispecchia la condizione e la miseria di intere popolazioni che nel loro intimo vorrebbero avere esclusivamente la possibilità di vivere degnamente ed in serenità! Da domani mangerò meno comprerò meno e donerò il ricavato a qualche opera di bene. Quanto varrà il mio gesto individuale nel marasma di egoismi sparsi in tutto il mondo?