opinioni e poesie

è meglio non ricordare


Alla mia età capita di mettere in visione vecchi filmini che ripercorrono la vita della famiglia dagli anni 70 in poi. La prima cinepresa ha immortalato la nascita di mia figlia e la sua crescita, gli amici, i familiari ormai passati a miglior vita, e persone che hanno avuto disgrazie consistenti negli anni successivi. Come è giusto che succeda le riprese sono volte sempre a cogliere il momento felice che si sta vivendo, lontano da volti immusoniti o tristi ma felici ed allegri, con atteggiamenti scherzosi e colmi di complicità con gli altri. Oggi ho provato una stretta al cuore rivivendo quegli attimi dove ogni cosa appariva entusiasmante ed il futuro pareva lungo come l‘infinito. Allora ogni cosa aveva la dimensione irrazionale del tempo che avrebbe aspettato la realizzazione dei miei ed altrui desideri. Il prolungamento di quanto sarebbe occorso per arrivare alla fine di ciò che si auspicava. Ho rivisto i volti gioiosi e senza rughe di chi mi stava accanto, i movimenti veloci di quei corpi ancora pieni di energia, la voglia di essere assieme godendo dell’ilarità di qualcuno. Nel giardino accanto piccoli e delicati alberelli che non avevano ancora robustezza contrastavano con la visione di oggi in alberi grandi con cortecce rugose e chiome ombrose. La voglia di vivere, il compiacimento nella mia forza fisica e morale che mi permetteva di vedere il futuro come conquista, come prospettiva, come un lungo camminare o correre spedito alla meta. E la dimensione del tempo! Il tempo che appare sin troppo lungo da vivere…per il quale si può rischiare …soprassedere a cose importanti perché ci sarà il tempo “poi” di realizzarle. Quanti sogni rimandati, quanti giorni persi in demenze che avrei potuto evitare!!! Mi affievolisco contando gli anni che mi separano dal ritorno alla natura. Ogni tanto mi pongo degli obiettivi che mi paiono buoni e credibili…ma mi ritraggo quando penso a quanto tempo mi servirebbe per realizzarli. Il corpo decade si ritrae man mano nella sua forma originale ma…purtroppo…gli ultimi a rendersi conto della trasformazione finale sono i neuroni, che continuano a produrre ideali e speranze e sogni e fantasie irrealizzabili.  Non devo più vedere questi filmini!!! Ho deciso!!! Voglio guardarmi allo specchio e ritenere che la migliore età è la mia, che gli acciacchi sono la mia forza e la mia virtù, che ho tempo per sognare e desiderare e pensare che se anche non raggiungerò il sogno ed il desiderio ho la certezza che quello costruito fin qui era il meglio “possibile” che potessi fare.Serenità!