Trasformazione

il vino che non c'era più


Tra i tanti ricordi che mia mamma (94 anni) mi propina quando vado a trovarla (sempre gli stessi) ve n'è uno che ricorre con frequenza.Mia nonno che non ho conosciuto era mezzadro in una cascina in quel piccolo paese dove la famiglia abitava.Si serviva di alcuni uomini nei periodi estivi per la raccolta del grano e per vari lavori inerenti alla campagna.Un anno l'uva era stata mervigliosa ed il vino era ottimo.La botte che conservava quello più buono era piena e l'autunno successivo alla vendemmia si doveva iniziare a bere.La cantina fresca d'estate e calda d'inverno era ideale per la conservazione.A settembre c'era una ricorrenza da festeggiare e la nonna munita di brocca scese a riempirla di quel nettare riuscito così bene.Ma aperto il boccaglio di legno per la spillatura dalla botte non uscì nulla!La forza lavoro (compreso mio nonno ed un mio prozio) avevano utilizzato il "canavoi" un tubicino che si infilava nel tappo per l'ispezione dello stato di consevazione per vuotare nel tempo il tutto, un sorso alla volta per un anno per 5 persone!!!!!!!!Ecco perchè erano sempre allegri con mia nonna!!!!!!!!!!!!