Trasformazione

il baco da seta


Ricordo i giorni della seta quando bambino si allevava in cascina quel bruco bianco giallognolo che dentro il bozzolo costruiva la sua mutazione.Si compravano le uova di dimensioni microscopiche e si sistemavano su foglie di gelso fino alla schiusa. Appena nati iniziavano a nutrirsi di quella foglia che si raccoglieva all'alba (in campagna ci si alzava ancora prima che il sole apparisse all'orizzonte e si andava a dormire poco dopo che era tramontato......altro che discoteca!!!!). Erano voracissimi e le foglie parevano sempre mancare.Quando avevano fatto la prima muta (cioè uscivano dalla loro pelle e diventavano più grossi) si iniziavano a mettere le piante di erica sulle staggere per farli arrampicare sopra in previsione che alla terza muta iniziassero a costruire il bozzolo.Era un lavoro che in genere seguivano le donne ma non certo facile!!Tale lavoro costituiva solo una parte dei lavori da fare nella giornata e la sera si andava a dormire con le ossa rotte (oggi non si può capire!!!!!)Arrivava poi il tempo della sgrunatura che significava separare la seta dal bozzolo dopo aver fatto bollire lo stesso con dentro il bruco.Prima si faceva a mano tutti seduti in circolo uomini e donne e raccontando "storie" per alleggerire la noia del lavoro ripetitivo poi inventarono una sgrunatrice composta da piccoli cilindri accostati e ruvidi che con una manovella si facevano girare e permettevano di diminuire il tempo del lavoro.Mi ricordo quelle sere tutti seduti sulle sedie in circolo e la gioia che avevo nel sentire le risa delle ragazze e le battute dei giovani che amoreggiavano.Poi è arrivato il raion e la seta più costosa ha perso la sua importanza.Ho molta nostalgia di quei tempi ma la "muta" umana mi ha portato lontano.