Trasformazione

un tuffo nel mio passato


I ricordi affollano la mia mente e danno senso alle mie giornate. Chissà perchè essi sono tutti concentrati nella mia vita vissuta tra i 5 ed i 20 anni!!! La neve....la neve alta, immacolata, brillante ai raggi del sole mi faceva gioire. Copriva i campi estesissimi e le colline adiacenti dandomi serenità, facendomi apprezzare il calore del camino appena entrato in casa. Ma il calore non era come quello di oggi!!! Esso era confinato sulla fiamma accesa che scaldava bene solo un metro davanti ad esso, per questo avevamo sempre sulle spalle un indumento di lana che permetteva di non raffreddare il dorso delle persone. Il camino serviva essenzialmente a cucinare. Un gancio che pendeva dalla canna fumaria permetteva di reggere una pentola dentro la quale tutto veniva cucinato giorno per giorno, una volta era la polenta.. dieci volte il minestrone usando le verdure del proprio orto, oppure le tagliatelle "i tajarin" fatti a mano la mattina alle sei perchè dopo si doveva lavorare. Parte essenziale era costituita dal latte dal quale si ricavano oltre la bevanda i formaggi freschi "i tumin". La carne era relegata a regina delle feste :Pasqua, Natale e basta. A proposito di calore la stalla la faceva da padrone ed era l'unico posto dove il fiato dell'unica mucca e la sua urina che fermentava producevano tepore. Ciò che ho descritto non era per tutti ma solo per quelli come noi che vivevamo nell'indigenza. Il tempo mi ha dato molto ed oggi mi ritengo fortunato per quello che ho ma ricordando queste cose ho di esse la nostalgia per quella gioia che dava un pezzo di carne o il burro fresco o la panna sul latte appena munto, od il pane appena fatto nel forno comune nella borgata.