Il mondo di Pippo

Il pianeta Biway


Un giorno camminavo tranquillamente verso casa. Era una giornata di sole, di quelle piene di colori che non sempre si possono ammirare quando all'improvviso, mentre stavo riflettendo sul colore Blu...mi ritrovo altrove, in un posto che stento a riconoscere. In realtà il posto non lo conosco affatto e non ricordo mai di aver visto un luogo così poco colorato. La prima cosa che penso di fare è quella di stropicciarmi gli occhi, perché quello che vedo è impossibile. Chiudo gli occhi e quando li riapro...impossibile, non posso crederci, vedo ancora tutto in bianco e nero.Ma dove sono finiti i colori? Che sta succedendo ai miei occhi? Fatto sta che tutto interno a me è o bianco o nero, varie sfumature ma sempre bianco e nero...anche le persone che mi passano vicino non hanno colori. Ma dove sono finito il Rosso, il Verde, il Giallo, il Blu, e tutti glia latri colori? Devo avere sicuramente qualcosa che no va. Forse sono stato punto da qualche insetto e ora il suo veleno mi fa avere allucinazioni. Devo andare all'ospedale più vicino ma non conosco il posto e mi avvicino al primo passante. “Scusa – faccio io – credo di non sentirmi bene, dov'è il pronto soccorso più vicino?”. La ragazza che ho appena fermato mi guarda e mi risponde “Cosa ti sente?magari posso aiutarti io” E così le spiego che a causa di una puntura di insetto ora vedo tutto in bianco e nero. Alla fine della mia spiegazione la ragazza scoppia in una fragorosa risata “Ahahahahahah, ma tu sta benissimo signore”. Io non capisco e resto attonito mentre la ragazza continua a parlarmi “E' normale che  vedi in bianco e nero...ma da dove vieni?”. Io la guardo e solo ora mi accorgo che lei ha gli occhi neri e la pupilla bianca, capelli lunghi e neri, pelle bianca, labbra nere, vestito di varie tonalità di nero e bianco....non c'è un colore, niente. “io stavo venendo dal mercato di casa mia – le rispondo – e stavo appunto tornando a casa quando improvvisamente ho perso i colori”. La ragazza allora, con aria quasi caritatevole mi dice “ Io mi chiamo Mina, sono un abitante del pianeta Biway, qui tutto è in bianco e nero”. Io le rispondo di chiamarmi Pippo e di vivere nel pianeta Terra ma che non ho la minima idea di come sia potuto capitare in questo posto. Così Mina mi racconta che il suo mondo vive parallelo ai confini del mio. Mi racconta che ogni mondo ha mondi paralleli vicini che sono in contrapposizione col proprio. Quindi se il mio è un mondo a colori è normale che vicino ci sia il suo che è in bianco e nero. Così dicendo mi prende la mano e mi dice “Vieni Pippo ti riporto nel tuo mondo”. La sua mano è fredda, sicuramente per via dell'assenza di colori, ma anche tutto intorno è freddo, anche il sole in alto è bianco....”E' un mondo triste” mi scappa di dire mentre camminiamo e lei risponde “Si è vero Pippo, questo è un mondo triste. Infatti io oggi ho riso per la prima volta dopo 30 anni, cioè da quando sono nata. Noi sappiamo che in altri mondi si ride ma non nel nostro, non sappiamo farlo, ci manca qualcosa...forse mancavi tu”.“ ma io adesso andrò via Mina, allora tu smetterai di ridere?”. Lei mi rispose di si, che avrebbe smesso di ridere ma almeno le sarebbe rimasto il ricordo di come si fa  a farlo e che, col tempo, forse avrebbe potuto insegnarlo anche agli altri. Così dicendo mi portò davanti un albero e mi disse “Ora vai lì, nell'albero e non preoccuparti, passalo e sarai di nuovo a casa”. Così dicendo mi lasciò la mano e io, con un po' di paura, cominciai ad andare verso l'albero. Camminavo camminavo fidandomi delle parole di Mina e quando mi avvicinai all'albero, ormai convinto di attraversarlo ecco che....boom, mamma mia che botta al naso....che dolore, mamma mia non riesco a tenere gli occhi aperti tanto mi fa male il naso.... Finalmente dopo qualche minuto il dolore si attenua e apro gli occhi e....ma dove sono? Di nuovo sul viale verso casa mia...ci sono i colori, vedo tutto come prima....e vedo un albero davanti a me....lo stesso albero che prima era in bianco e nero ora è a colori...mamma mia che effetto fa sbattere contro un albero, per un attimo avevo perso i colori del mondo. Devo stare più attento quando cammino....