Appuntanate

Vorrei, ma non posso...


Mi piacerebbe che qualcuno sapesse smentire il fondo di oggi di Ernesto Galli della Loggia sul Corrierone; o quantomeno, sapesse controargomentare in modo convincente.Semmai, interessanti sono le osservazioni di Edmondo Berselli su La Repubblica, sulla necessità di un populismo di sinistra, che ne completino e integrino le rivendicazioni civili e intellettuali.Insieme, i due articoli disegnano benissimo, in modo sintetico e completo la realtà italiana d'oggidì. Da una parte, Galli della Loggia è abilissimo nell'evitare la trappola della divisione tra "chi fa" e "chi sta a sindacare su tutto"; dall'altra, ci pensa Berselli a metter in chiaro che da una parte c'è chi fa, sia pure in nome e per conto del propri affari, e dall'altra chi si perde in concetti che sconfinano facilmente nell'astratto. E, chiosa mia ma neanche tanto, non è poi strano se il 60% degli italiani preferiscono i primi.Tanto per dirne una, c'è qualcuno che sa per cosa precisamente il PD oggi scende in piazza? Per rivendicare cosa? Protestare per i tagli va bene, ma se lo fanno gli studenti è un discorso, però il secondo partito italiano ha il dovere di presentare proposte alternative, economiche e sociali, che vadano al di là della più nobile delle arie fritte. Tutto sommato, non si capisce perché perseguire astratti pareggi di bilanci e direttive europee, sia alta politica solo se lo fa la sinistra: se invece lo fa Tremonti è un macellaio. L'impressione è che sia una manifestazione fatta per rinserrare le fila, perché di proposte alternative per la scuola non se ne vede l'ombra, e men che meno si vede la presa d'atto che così come sono, oggi scuola e università non sono difendibili sotto nessun punto di vista. E allora il discorso di Galli della Loggia comincia ad avere nomi e cognomi dei protagonisti...  Addenda delle 12.20.«Della manifestazione non me ne frega niente. Non mi preoccupa - ha aggiunto Cacciari - la manifestazione, ma che il governo ombra non abbia prodotto assolutamente nulla». «Mi augurerei - ha proseguito il primo cittadino di Venezia - che il Pd mi dicesse come si intende organizzare e cosa dice su scuola, crisi finanziaria e Alitalia. Mi sembra un’invenzione strana organizzare una manifestazione di protesta con cinque mesi di anticipo. Avrei preferito - conclude l’esponente del Pd - che il Pd avesse elaborato delle proposte concrete sul federalismo fiscale, non lasciando lo spazio allo spot di Lega Nord e Berlusconi, e su questo disastro della scuola».