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PER RIDERE CI E' RIMASTO IL CINEMA


Ahahahahahah!!! Non è una risata isterica (poco ci manca), ma è quello che si sente nella maggior dei cinema da gennaio fino ad oggi. Nell'anno del 150° anniversario dell'Unità d'Italia esiste un genere cinematografico, considerato sempre un po' di serie B, che sta attraversando una fase Risorgimentale: la Commedia all'Italiana.  Il motivo? E' molto semplice. Intanto la commedia è un genere che ci è sempre appartenuto (si pensa che la commedia sia nata in Sicilia, e non in Grecia come la tragedia) e poi siamo in una fase storica molto difficile se non drammatica: crisi economica, precariato e disoccupazione (vi sta scrivendo un disoccupato), politica allo sbando, processi mediatici, delitti irrisolti, immigrazione...Insomma, ci sono tutti gli elementi per invogliare il pubblico a passare un paio d'ore al cinema in serenità e fare qualche sana risata liberatoria. Ditemi...ma chi ha lo stomaco di andarsi a vedere un drammone di tre ore, quando già la vita di tutti i giorni è una catastrofe continua?Il bello della Commedia all'Italiana è proprio questo: si può ridicolizzare su tutto ciò che non funziona nella società, ultimamente in particolare i raccomandati che non sanno fare niente però intanto lavorano (es. "Che bella giornata" di Checco Zalone, o "C'è chi dice no" con la Cortellesi), oppure film che addirittura sono stati preveggenti come "Qualunquemente-I have no dream ma mi piace u pilu" (il caso Ruby lo conosciamo tutti) e "Immaturi" (a Palermo hanno recentemente annullato gli esami di maturità di qualche anno fa e ora ci sono molti che si ritrovano a doverlo rifare!). Con la commedia inoltre non si ride soltanto... Anzi. Si riflette e molto. E questo dovrebbe far riflettere e preoccupare sul serio tutta la classe dirigente di questo paese.   "La gente vuole ridere" era il titolo di una commedia teatrale di Vincenzo Salemme: non esiste frase più azzeccata per descrivere la situazione italiana attuale.Sperando che incominci finalmente a cambiare qualcosa, in positivo ovviamente, vi aspetto al prossimo Raglio!