Lacrime di Luna

Indecisioni...


DELL'ETERNO INDECISO (autore ignoto)Tira e molla, prendi e lascia,intanto perdi così il tram chepassa e quindi perdi l'occasione,non sempre la fortuna ti dà laspinta a quel che è di tel'eterna indecisioneGli accadimenti passano,c'è chi si butta e chi staa guardare...Vuoi entrar allora nel gioco,la prossima volta che passail treno non buttarti sotto,ma vacci sopra.Fosse che fosse la volta bona,che cominciassi a parlarecosì di decisione!
L'uomo indeciso.I parenti dell’uomo “maletta”, diciamocelo, sono un’infinità. Prendiamo per esempio quel Gonzo di Riace che è la tipologia “uomo indeciso”. Il sì ed il no per lui sono off-limits, non fanno parte del suo vocabolario. Se gli fate una domanda, per rispondervi muggirà come una mucca, attaccherà con un “mmmmm...” e concluderà con un “non lo so”. Non è un uomo. Ha la vitalità di un’ameba. Più che un uomo è una tenia, si attacca a voi come l’edera, perchè è praticamente incapace di prendere una decisione. Ma il problema è che nemmeno sulle questioni più semplici sa fornire una risposta decisa. In tutte le coppie che vivono assieme, si pone il domandone de “cosa vuoi per cena?”. Risposta dell’uomo indeciso: “Fai tu!”. Ecco, quando uno mi risponde così, avrei voglia di servire per cena una bella frittata al Gutalax, con contorno di stercorari fritti, quei bei bagaroni verdi e grossi, vedi poi che si decide la prossima volta. L’uomo indeciso è il classico tipo che asseconda qualsiasi nostra pretesa. Vogliamo andare al cinema? Si va. Vogliamo andare al concerto di Celin Dion, che più mieloso di così, si muore? Si va. Nessun ostacolo. Solo che è come stare sole con se stesse alla fine. Lui non dice mai di no, ma neppure di sì. Dobbiamo decidere tutto noi. “Che si fa stasera?” “Mah, non lo so, non ne ho idea, decidi tu...” Ma porcaloca, spremi quelle meningette una volta tanto, non è che quando hanno distribuito il cervello, tu eri assente ingiustificato, figlio mio?! Un po’ d’iniziativa una volta tanto. E’ che questi proprio non sanno cosa significhi iniziativa, decisione, prendere in mano le redini di un discorso, è già tanto che riescano a prendere in mano i laccetti delle scarpe e a fare una nasetta. Roba da prima elementare. Ci sarà pur qualcosa che a loro non piace? E’ impossibile che a loro vada bene tutto, in fondo, a meno che non abbiate avuto la botta di culo mondiale da trovare uno che ha i gusti pari pari ai vostri,c’è sempre qualcosa che piace meno, o magari è la giornata in cui non si ha una benemerita voglia di fare un piffero. E’ naturale, è geneticamente testato. E infatti, prima o poi questi esplodono come una pentola a pressione con la valvola intasata e voi vi ritrovate con tutta la verdurina lessa tra i capelli e la faccia inebetita. Perchè vi rinfacciano il cinema, il concerto di Celin Dion e via discorrendo. Andava bene tutto? Assolutamente no. Avete loro imposto il cinema, il concerto e pure la frittata. Ebbene sì. Allora, sentite me: il Gutalax, alla prima occasione, mettetelo nella frittata. Se la pentola deve scoppiare, è meglio che lo faccia ad inizio cottura!
...Aspettare te e come aspettare la pioggia nella siccità, inutile e deludente...però...
Ogni Alba porta un nuovo giorno,lavando con la luce della speranzale macchie e la polvere dello spiritovuoto di ogni giorno passato.Vuoi celare te stesso!Il cuore non ubbidisce,diffonde luce dagli occhi.Nella vita non c’è speranzadi evitare il dolore:che tu possa trovare nell’animola forza per sopportarlo.Cieco, non sai che l’andare e il venirecamminano sulla stessa strada?Se sbarri la strada all’andataperdi la speranza del ritorno… (R.Tagore)
ESSER DONNA"Poiché anch'io, come te e come tutte le donne, ho grande e antica pratica di pozzi: mi accade spesso di cadervi e vi cado proprio di schianto, appunto perché tutti credono che io sia una donna forte e io stessa, quando sono fuori del pozzo, lo credo. Figurati, dunque, se non ho apprezzato ogni parola del tuo scritto. Ma - al contrario di te - io credo che questi pozzi siano la nostra forza. Poiché ogni volta che cadiamo nel pozzo noi scendiamo alle più profonde radici del nostro essere umano, e nel riaffiorare portiamo in noi esperienze tali che ci permettono di comprendere tutto quello che gli uomini - i quali non cadono mai nel pozzo - non comprenderanno mai. È questo il difetto degli uomini, a parer mio: quello di non abbandonarsi mai totalmente, mai lasciarsi cadere nel pozzo. Sicché a volte io penso con affettuosa compassione che essi non abbiano pozzi in cui cadere e quindi non possano mai venire a contatto immediato con la debolezza, i sogni, le malinconie, le aspirazioni, e insomma tutti quei sentimenti che formano e migliorano l'animo umano e che - sebbene inconsapevolmente e per un succedersi di ignorati tranelli - pesano anche sulla vita dell'uomo più conforme al modello virile." (Alba De Céspedes in "Lettera a Natalia Ginzburg)