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Intervista a Gabriele Dell'Otto (Extended version)


Ben ritrovati!Come promesso, pubblico su Planet Krypton l'intervista a Gabriele Dell'Otto. Rispetto all'articolo già uscito sul "Corriere dell'Alto Adige", che comprendeva anche altre notizie sull'Art.may.sound - manifestazione di cui già vi ho parlato ieri in "Chiacchierata con Tito"-, qui troverete la versione integrale domanda/risposta, totalmente incentrata sul disegnatore di "Guerra Segreta". Prima di lasciarvi all'intervista, ricordo che Dell'Otto, insieme alla moglie Margherita Bondi, lo scrittore Lorenzo Bartoli (creatore di John Doe e Detective Dante) e dal disegnatore Giacomo Bevilacqua ("Homo Homini Lupus", "A Panda piace"), ha creato la service editoriale "Sold Out Studio" (Sos). Grazie alla fiera di Bolzano, li ho conosciuti tutti e, con Gabriele, ho avuto modo di conversare amabilmente su gusti, personaggi preferiti e storie. Di quel giorno conservo un bellissimo ricordo (oltre ad un notevole numero di albi autografati ed un fantastico Superman disegnato dallo stesso Dell'Otto 
). Non vi rubo ulteriore tempo e vi auguro buona lettura. Gabriele, com’è nata la tua passione per il fumetto?«Ci sono nato con questa passione. Mio padre è un lettore e in casa avevo migliaia di fumetti. Il passo, quindi, è stato breve. Saper disegnare è un dono che ho sin da quando ero piccolo».Dopo aver frequentato il liceo artistico e l’Istituto Europeo di Design, quando hai capito che quello di disegnatore di fumetti sarebbe stato il tuo mestiere?«Ho sempre sperato che lo diventasse, visto che, disegnare è la cosa che so fare meglio».Prima di diventare un disegnatore di riferimento, apprezzavi qualche artista in particolare?«Tuttora ho molti artisti di riferimento come Barry Windsor-Smith e John Buscema. Apprezzo, comunque, autori dallo stile più diverso. Nei miei disegni tento sempre di “masterizzare” quello che ho visto e appreso nel corso degli anni».Per la Marvel Comics, hai già realizzato la miniserie “Guerra Segreta” e, successivamente, la raccolta di illustrazioni “The Marvel Art of Gabriele Dell’Otto”. Puoi dare qualche consiglio ai disegnatori emergenti che intendono sottoporre il proprio portfolio alle major americane?«Non mi sento di dare consigli precisi. Quello che posso dire è che bisogna lavorare e viaggiare tanto, cercare di essere presenti a più fiere possibili».Il tuo tratto, realistico e spettacolare, è l’evidente frutto di un lavoro di ricerca e perfezionamento durato anni. Quanto variano i tempi di realizzazione di una tavola a fumetti dalla più semplice a quella di maggiore complessità?«Da un giorno, nel caso di una splash-page o di una cover, fino ad una settimana per le tavole più complesse. Per terminare “Guerra Segreta”, tra varie vicissitudini lavorative e personali, ho impiegato due anni. Troppi. Per gli americani, infatti, il rispetto delle scadenze rappresenta una vera e propria spada di Damocle».C’è un personaggio più degli altri che ti piace disegnare?«Sono tre: Batman, Wolverine ed Hellboy»Progetti futuri?«Sto lavorando con Christopher Yost e Kyle Craig ad una nuova miniserie di tre numeri per la Marvel che si intitolerà “Sex and violence” e avrà come protagonisti principali Wolverine e Domino della X-Force».Escludi una futura collaborazione con l’altra grande casa editrice americana, la Dc Comics?«No, non lo escludo affatto. Pensa che poco tempo dopo aver firmato l'esclusiva con la Marvel, un editor della Dc mi ha proposto un progetto su Batman. Il Cavaliere Oscuro è il personaggio su cui mi piacerebbe lavorare di più in assoluto».