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AI MILITARI ITALIANI CADUTI IN AFGHANISTAN


Davide Ricchiuto, Gian Domenico Pistonami, Matteo Mureddu, Antonio Fortunato, Roberto Valente, Massimiliano Randino. Soldati, uomini caduti in un paese dilaniato dalla guerra. Erano lì per garantire la sicurezza, il futuro ad un popolo sottoposto da decenni ad indicibili sofferenze e hanno perso il loro. Qualcuno sognava di metter su famiglia, altri avevano già moglie e figli. A tutti i loro cari, va il mio cordoglio e il mio pensiero.Leggendo e ascoltando la tv, ho appreso che la maggior parte di loro è originario delle regioni del Sud Italia. Non è un caso, visto che l'esercito rappresenta una delle poche possibilità lavorative per ragazzi che non trovano un'occupazione nella propria terra e che, quindi, sono costretti ad emigrare o ad arruolarsi nelle forze dell'ordine.Ciò dovrebbe indurre tutti - soprattutto chi non muove un dito per garantire più chance lavorative ai giovani del meridione - ad una profonda riflessione.