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CLASSICI DEL FUMETTO: LA MORTE DI GWEN STACY


Signore e signori se qualcuno di voi si è malauguratamente perso il fumetto che ha sancito la perdita di "verginità" del genere supereroico, vi tocca assolutamente acquistare l'albo qui sopra. Si tratta di Spider-man Collection n. 41 che presenta l'ennesima ristampa di "The night when Gwen Stacy died", traducibile in italiano come "La notte in cui Gwen Stacy morì", una lugubre storia pubblicata negli Usa nel 1973 sul num. 121 della serie "Amazing Spider-man" in cui, appunto, ha perso la vita la fidanzata del nostro amichevole Uomo Ragno di quartiere. Un albo che tuttora divide e fa discutere i fan del celebre supereroe della Marvel non solo per l'avvenimento in sé ma soprattutto per la vignetta qui sotto.
Lo vedete quello "Snap!" nella penultima vignetta? Il motivo del contendere è stato (e tuttora è) proprio questo particolare. E' stato Goblin, spietata nemesi di Spider-man, o proprio quest'ultimo a causare incidentalmente la morte di Gwen spezzandole il collo? All'epoca, la redazione della Marvel fu subissata da lettere di proteste e richieste di chiarimento. I fan rimasero sconvolti perchè in quegli anni la scelta degli autori - lo sceneggiatore Gerry Conway ne è il principale responsabile - di "uccidere" un personaggio di primo piano come Gwen era un qualcosa di assolutamente inaspettato e clamoroso. Fa sorridere, invece, pensare alla frequenza con cui oggi si ricorre allo stesso epediente per "resuscitare" le vendite di un comic-book; lo si fa talmente spesso che ormai il pubblico non reagisce più, anche perchè sa che la dipartita di un personaggio dei fumetti non è mai un evento definitivo (vedi alcuni casi celebri come la morte di Superman, Capitan America e Jason Todd, il secondo Robin). Ma perché la scomparsa di Gwen Stacy è così importante, allora? 1) Perché Gwen (escludendo vari cloni) a differenza di altri personaggi è tuttora morta; 2) La sua scomparsa rappresenta l'apice del nuovo corso inaugurato dalla Marvel che ha creato personaggi con tanti superpoteri quanti superproblemi, sdoganando - in un genere che si è auto-imposto gli stereotipi che, purtroppo, tuttora lo affligono - la fallibilità umana, le incertezze e le psicosi dell'uomo comune. Spider-man sbaglia proprio quando non avrebbe dovuto e la sua ragazza muore. Punto. Come nella vita reale, dunque, a certi errori non si può porre più rimedio. La drammaticità di questa saga, però, non si esaurisce con quanto accade a Gwen ma raggiunge il suo momento catartico nello scontro finale tra Goblin e Spider-man durante il quale il primo perde la vita (momentaneamente, è ovvio). Due numeri di "Amazing", due morti eccellenti. Un fumetto, questo Spider-man Collection 41, da non perdere sia per la qualità dei disegni e della sceneggiatura, sia per l'importanza intrinseca dell'avvenimento nelle vicende legate al Tessiragnatele... almeno fino alla prossima resurrezione.