Shamala

Wall Street, un piccolo ma significativo rialzo

Wall Street cerca di porre fine ai ribassi, per gran parte della seduta aveva fatto segnare rialzi superiori al mezzo punto percentuale, poi, nelle ultime ore si era rimangiata gran parte dei guadagni e sembrava addirittura destinata a concludere di nuovo in rosso.

Ed invece, proprio nei minuti finali, il colpo di coda che ha permesso di terminare le contrattazioni con un bilancio positivo, anche se ovviamente non si può parlare di un rimbalzo visto che la debolezza di fondo rimane.

Sul fronte valutario, poco da dire per quanto riguarda l’euro, rimasto sotto quota 1,30 rispetto alla moneta verde, mentre cala lo yen tornato su quota 80 contro dollaro.

I dati macro sono risultati in chiaroscuro, soddisfacente il mercato del lavoro con le prime richieste scese, seppur di poco, a 367.000 unit e quelle continue in calo a 3.229 k rispetto ai 3.290 k di una settimana fa. Deludente invece la bilancia commerciale che seppur vista in peggioramento (a -50,0 B dal precedente -45,4 B) è risultata peggiore delle attese a -51,8 B.

Insomma, Wall Street ha cercato in Europa qualche motivo di ottimismo e i flebili segnali di maggior fiducia, provenienti dal Vecchio Continente sono stati sufficienti per frenare la discesa, non certo per invertire la rotta, almeno per il momento.

Ma sarebbe gi un successo se lo S&P500 intorno ai 1.360 punti, il DJ sui 12.800 punti ed il Nasdaq (Nasdaq: - ) a 2.950 punti trovassero livelli “di garanzia”, ossia valori ai quali “aggrapparsi” in attesa di tempi migliori.

Non sar facile per la Vecchia Europa uscire indenni da una crisi che ogni giorno si fa sempre più critica, con la Germania unico ed ultimo baluardo “rigorista” che si oppone in tutti i modi all’aumento dei debiti pubblici, una posizione che potrebbe essere anche condivisibile se non fosse così sfacciatamente favorevole proprio alla stessa per non ingenerare il sospetto che l’intransigenza più che della virtù sia figlia dell’opportunit .

, Dow Jones (DJI: - ) (+0,16%) in testa ai rialzi Pfizer (EUREX: - ) (+1,69%) che aveva gi dato segnali di ripresa del trend rialzista che prosegue ormai dall’agosto scorso. Argina i ribassi Chevron (Amsterdam: - ) (+1,55%) e rimane vicinissima ai massimi assoluti The Travelers (+1,13%).

Sul fondo, a parte Cisco Systems (NasdaqGS: - ) della quale parleremo più avanti i ribassi sono stati limitati, Caterpillar (-0,57%), Exxon (-0,56%) e Alcoa (Hannover: - ) (-0,55%).

S&P500 (+0,25%) vero e proprio boom dopo una bella trimestrale e l’annuncio che verr raddoppiato il piano di buy back per News Corp (+4,85%) che sembra uscire al rialzo da una fase laterale che prosegue praticamente dall’inizio di questo 2012. In crescita anche Sprint Nextel (NYSE: - ) (+2,08%) e Metlife (Stoccarda: - ) (+2,03%).

Prosegue, anzi si accentua il periodo difficile di Emc Corp (NYSE: - ) (-4,84%) che non riesce a trovare un livello sul quale fermare le perdite. Storna dopo il boom della vigilia Avon Products (NYSE: - ) (-3,29%) e non si ferma neppure la frana di Oracle (EUREX: - ) (-2,74%) arrivata ora su quota 27 dollari.

Nasdaq (-0,04%) al quale non basta il guadagno di Mostro Beverage (+8,97%), Electronic Arts (NasdaqGS: - ) (+4,18%) e Seagate Technology (NasdaqGS: - ) (+2,94%) il cui rialzo da inizio anno torna a sfiorare la terza cifra.

La debolezza odierna dell’indice tecnologico è interamente imputabile al crollo di Cisco Systems (-10,49%) che da inizio mese inviava segnali di debolezza, ma mai avremmo immaginato una cosa simile. La debacle è successiva all’annuncio di previsioni “caute” per il corrente trimestre. Forti ribassi anche per NetApp (Xetra: - ) (-5,51%) e Priceline.com (-5,26%).

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro