Dopo il ritorno al successo della Ferrari in Malesia, ed il ritorno alla vittoria di Sebastian Vettel il circus arriva in Cina per il terzo round del mondiale; a pochi chilometri da Shanghai, su uno dei tanti circuiti nati dalla mano dell'architetto tedesco Hermann Tilke, il tracciato ospita la Formula 1 dal 2004, quando nel gp d'esordio Rubens Barrichello vinse con la Ferrari, davanti a Kimi Raikkonen e Jenson Button. Il tracciato di 5.451m, è uno dei più moderni, e come detto ospita dal 2004 il mondiale, il tracciato porta due principali caratteristiche, la prima curva, a spirale, la quale sollecita molto le gomme, in particolare l'anteriore; ed il più lungo rettilineo dell'intero mondiale dove poter sfruttare il DRS per i sorpassi; 16 in totale le curve, per un tracciato che mette a dura prova le gomme soprattutto con le curve veloci nel settore centrale; un circuito comunque con ampia possibilità di sorpassi, anche grazie ad una sede stradale molto ampia, e che limite molto anche i rischi in fase di sorpasso. La Pirelli porta a Shanghai le P Zero Bianco medium e P Zero Giallo, in ragione dell’elevato livello di degrado imposto agli pneumatici dalla tipologia del circuito di Shanghai, spesso palcoscenico di GP combattuti e con l’adozione di diverse strategie.
GP CINA, L'ANTEPRIMA
Dopo il ritorno al successo della Ferrari in Malesia, ed il ritorno alla vittoria di Sebastian Vettel il circus arriva in Cina per il terzo round del mondiale; a pochi chilometri da Shanghai, su uno dei tanti circuiti nati dalla mano dell'architetto tedesco Hermann Tilke, il tracciato ospita la Formula 1 dal 2004, quando nel gp d'esordio Rubens Barrichello vinse con la Ferrari, davanti a Kimi Raikkonen e Jenson Button. Il tracciato di 5.451m, è uno dei più moderni, e come detto ospita dal 2004 il mondiale, il tracciato porta due principali caratteristiche, la prima curva, a spirale, la quale sollecita molto le gomme, in particolare l'anteriore; ed il più lungo rettilineo dell'intero mondiale dove poter sfruttare il DRS per i sorpassi; 16 in totale le curve, per un tracciato che mette a dura prova le gomme soprattutto con le curve veloci nel settore centrale; un circuito comunque con ampia possibilità di sorpassi, anche grazie ad una sede stradale molto ampia, e che limite molto anche i rischi in fase di sorpasso. La Pirelli porta a Shanghai le P Zero Bianco medium e P Zero Giallo, in ragione dell’elevato livello di degrado imposto agli pneumatici dalla tipologia del circuito di Shanghai, spesso palcoscenico di GP combattuti e con l’adozione di diverse strategie.