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certe volte vivere è un casino....
oltre ai tanti km, oltre al fatto che vivere fuori casa 3 gg alla settimana e certe volte di più, oltre al fare la valigia mille volte e dimenticare sempre qualcosa perchè ti viene uno schetoma e non vedi le robe e quindi non le metti in valigia....
beh, oltre a tutte queste cose ci si mettono anche in mezzo le "piccole incomprensioni verbali".
intendo dire tutte quelle cose che vorrei dire e che soffoco... perchè... perchè cazzo non si possono esternare...
così me ne sto zitta, cerco che scivoli via tutto il "rancore" però cazzo.... è dura perchè il mio istinto mi direbbe di mandare a cagare tutto, prendere la porta e ciao....
ciao che? ciao cosa?....
porcaputtana certe volte è davvero un casino, e non so mai e dico MAI se la vita che faccio ha un senso; se le scelte che ho fatto e che faccio ogni giorno servono a qualcosa.
ho sentimenti altalenanti: sono felice della mia indipendenza, però mi accorgo che provo molta nostalgia per tante cose.
mi mancano la mia stanza piena di polvere, libri e casino, di dischi in vinile e quadri;
mi mancano i miei vecchi, e certe volte pure quando mi rompevano le palle;
mi mancano i miei gatti, e i cani, le loro feste, il loro abbaiare e far le fusa;
mi manca la bambina che abita vicino a casa mia, che considero un pò la mia figlia di anima;
mi mancano i miei campi, i colori, gli odori.
e mi girano i coglioni quando qualcuno non mi da le attenzioni che vorrei, e non parlo di grandi cose o effetti plateali, ma di anche solo una stretta di mano, semplice.
sono a casa fino a venerdì - per chi volesse-.
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