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Post incazzato-deluso. Pensavo che certe volte la vita è una merda, o forse un enorme punto di domanda, o forse solo una domanda a cui non si sa ben rispondere. Capitava quindi di non capirsi, o di comunicare a senso unico e dopo, come capita a me, chiedersi :”ma io, che stracazzo ci faccio qua?” e non avere risposte concrete. Capitava di vivere accanto ad una persona e che la stessa fosse di ghiaccio, oppure semplicemente non ti cagasse perché persa per i stracazzi suoi. Allora si provavano tante strategie: preparare la colazione con la tavola della festa; preparare delle leccornie accanto a cose semplici; mettere anche un fiore che da colore, sbattendoti le palle se è finto di carta, perché è bello e basta; cercare di coccolare un po’ chi ti sta vicino… insomma cercare di dar la mano ecco.
Poi capitava che la mano gliela davi davvero, e mentre te stringevi forte, o meno forte, l’altra mano era una mano-morta: senza sentimento alcuno, non stringeva, non accarezzava, non. E il silenzio diventava una prerogativa: tu non sapevi che dire, l’altro facile che non volesse ascoltare ne le tue parole, ne il tuo silenzio.
Avanti così, verso il nulla.
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