PENSO POSITIVO

Post N° 207


LIBERTA' DI SCEGLIERE
''Da aprile di quest'anno è cominciato il vero e proprio crollo del mio fisico. Sentivo sempre più il peso degli arti e la respirazione diventava via via sempre più difficoltosa nonostante il supporto del ventilatore automatico, come se un peso mi schiacciasse il petto. Due mesi fa aspettavo ancora la notte e il suo sonno che mi allontanava per qualche ora dall'incubo del giorno. Ora anche la notte è diventata un incubo perché fatico a respirare e nel sonno vado in frequenti apnee che mi svegliano con il senso di soffocamento. E' una tortura insopportabile''. E' la lettera di Piergiorgio Welby, malato terminale di distrofia muscolare, Welby sta combattendo la sua battaglia per ottenere il distacco del respiratore artificiale."La politica ascolti le richieste di Piergiorgio Welby" - Lo chiede il ministro per le Pari Opportunità, Barbara Pollastrini, in una nota. "Piergiorgio Welby - osserva il ministro - è un uomo che soffre da quarant'anni. La sua è una sofferenza totale e una via senza ritorno. Nulla possono la medicina o la scienza. E nulla può la speranza. La vita di Welby, anzi ciò che egli non accetta più di definire vita, dipende da una serie di macchine che gli consentono di alimentarsi e di respirare. La sola autonomia che gli è rimasta è quella di una mente lucida e libera. Egli chiede di porre fine a un dolore insuperabile e insopportabile. Lo chiede come un atto di rispetto, di comprensione e di pietà. Lo chiede, a chi gli è vicino, come un atto d'amore. Il più profondo e angosciante che si possa immaginare. Ma un atto d'amore".Io credo che vivere in una condizione di continua sofferenza, quando l'unico organo rimasto ancora in grado di funzionare sia solo il cervello, una persona deve essere libera di scegliere la propria sorte.Se un giorno mi dovessi malauguratamente trovare in una situazione simile, senza dubbi preferirei la morte.