PENSO POSITIVO

Post N° 210


Il cotone da mangiare
 Semi di cotone in padella o alla brace, potrebbero tra qualche decennio sfamare centinaia di milioni di persone in tutto il mondo.Alcuni scienziati statunitensi, infatti, hanno trovato il modo per renderli commestibili.  Non stiamo parlando di pop corn ma dei semi di cotone, che grazie all’ingegneria genetica, tra dieci anni potrebbero fare la loro comparsa sulle tavole di tutto il mondo.Le piante di cotone crescono in 80 paesi e rappresentano un’importante fonte di fibre per l’industria tessile e la prima fonte di guadagno di milioni di contadini in Asia e in Africa. Ma oltre alle fibre per i nostri vestiti, il cotone produce anche una grande quantità di semi, commestibili solo per qualche animale in grado di digerire la potente tossina che contengono: il Gossypol, questa molecola tossica protegge la pianta dagli insetti e dagli agenti patogeni ed eliminarla potrebbe provocare letali infestazioni.Alcuni ricercatori sono riusciti a bloccare al 98 per cento la produzione di gossypol, lasciandone una piccolissima e innocua quantità, per proteggere foglie, fiori e gambo.Dopo decenni di tentativi e test fallimentari, questa volta l’esperimento sembra riuscito e i ricercatori hanno fatto crescere ben tre generazioni di piante di cotone commestibili in laboratorio. Ma è ancora presto per sapere se l’OGM rimarrà stabile per sempre (senza tornare tossico) e se riesce a sopravvivere anche nei campi. Per questo ci vorranno almeno 10 anni ancora di sperimentazione.Questa comunque è una bella notizia, sapere che tra qualche anno ci sarà la possibilità di sfamare più gente in regioni sempre più affamate, è confortante.Con la speranza che le malattie e le guerre lascino ancora in vita qualcuno da sfamare.