L'Odissea

Cosa significa chiamarsi Italia dei Valori ?


La fedele ancella dell'economiaEra il 3 novembre 2003 ed il Responsabile Nazionale del Dipartimento Politiche Sociali dell'Italia deiValor, Roberto Sinico, faceva delle considerazioni che sembrano quasi una tautologica profezia di ciò che stiamo vivendo 10 anni dopoIl partito però preferiva farsi rappresentare dai vari De Gregorio per le battaglie dei Valori, nome dato solo perchè un nome bisogna darlo   Oggi, nel mondo, si sta affermando il principioregolativo e purtroppo assoluto, secondo ilquale la politica è la fedele ancella dell'econo-mia. Non parliamo qui dell'economia del buonpadre di famiglia, ma di quella "ricca" di una tra-boccante, avida opulenza, che non pensa aipoveri. Sembra esservi in atto e ormai assodata,nell'opinione pubblica, una convinzione, radica-ta in un terreno argomentativo perverso, secon-do il quale attraverso la ricchezza si possonoaiutare i deboli e i poveri. Detta così sembra unalogica granitica.    I poveri cercano la ricchezza la quale deve aiutare ipoveri. I politici dal canto loro, rafforzano questa opi-nione attraverso la "miseria" dei loro conformismiattira consensi. Come dissodare il terreno delle con-vinzioni inculcate con prepotenza mediatica nellepovere e deboli menti? Prima di noi ci hanno prova-to Livia Turco e Rosy Bindi, leaders storiche dellepolitiche sociali in Italia, a convertire gli economistidei loro Partiti, ad un amoroso rispetto per le perso-ne deboli e povere. Nella Convenzione nazionaledell'Ulivo, tenutasi ad Arezzo nel passato inverno, dalpalco si udivano i loro lamenti che parevano mendi-care l'elemosina. Noi dell'Italia dei valori non ci stia-mo a chiedere alle forze politiche di fare l'elemosina.Crediamo, invece, che i deboli ed i poveri devonoessere tutelati e garantiti in forza del Valore dellaSolidarietà e dei loro Diritti, sanzionati da preciseleggi. Durante una recente trasmissione radiofonica,il sindaco di Trieste (Forza Italia) ha affermato:"Grazie alle mie iniziative molti imprenditori investi-ranno i loro soldi nella nostra città. Arrivando, così, laricchezza, potremo cominciare a pensare alle fascedeboli". Che cosa intende il sindaco per ricchezza?Dalle sue parole possiamo inferire che, siccome nonc'è ancora la ricchezza (quale ipocrita eresia!), nonpossiamo pensare (neanche pensare!) alle fasce debo-li. Come si può affermare che dalle nostre partimanca la ricchezza, tale affermazione è un'offesa perquella parte enorme di umanità che vive nella pover-tà più drammatica. Eppure sono proprio i popoli piùpoveri ad insegnarci il valore della solidarietà che ono-rano lo stesso, senza la ricchezza. L'Italia dei Valori hafatto proprio l'insegnamento di queste genti: si occu-pa delle persone deboli, e non delle astratte fasce(deboli), anche senza aspettare l'arrivo di una ricchez-za che tra l'altro abita già qui. È questo uno dei moti-vi per cui approdano alle nostre coste migliaia diimmigrati, chiamati per nostra necessità di manodo-pera. È questo il motivo per cui le Persone immigra-te non possono essere strumentalizzate a proprio usoe consumo per scopi di potere politico personalecome sembra aver pensato la destra di Fini. Nellastoria è già successo che l'egoismo è il risultato dellaprosperità. Speriamo che il fallace ragionamentosecondo il quale i poveri ed i deboli staranno megliose i ricchi diventeranno ancora più ricchi non sia cre-duto dai nostri cittadini, vittime del sonno ipnoticoprodotto dai salotti televisivi. In Italia ci sono molteleggi a tutela ed a sostegno delle persone disabili, manon sono applicate, come si dice, per mancanza dirisorse economiche. A parte il fatto che quando si fauna legge questa deve essere applicata, come possia-mo credere al fatto che mancano le risorse economi-che osservando attentamente il tenore di vita genera-le? Magari fossero vere le teorie del nostro Sindacosecondo le quali chi diviene ricco, cede immediata-mente denaro alle persone deboli e povere attraversole tasse: vedremo finalmente le nostre famiglieaumentare la qualità e dignità di vita, padri e madri,secondo le libere preferenze, potranno scegliere final-mente di astenersi dal lavoro, per tornare ad occupar-si dei propri figli, lasciando alle amministrazioni pub-bliche, l'assurdo assegnucolo per i nuovi nati. L'Italiadei Valori è tale, se non assolutizza un valore rispettoagli altri, ma li fa convivere in una situazione umanae civile che vuole animata da giustizia, equità e solida-rietà. Ciò significa che se in una parte del mondo simuore di fame, qui non possiamo sghignazzare dallagioia, ma dobbiamo pensare a quell'altro che piangee che muore. Ecco perché non è morale usare la que-stione dell'immigrazione per scopi meramente tatticicome hanno fatto i nostri avversari