croce bianca riaperta la cava di ghiaia
l'Arena Lunedì 7 Aprile 2008
CROCE BIANCA. I residenti scrivono una lettera di protesta ai consiglieri per blindare il sito Borotto-Bertacchina
Viene riaperta una cava, è polemica
La denuncia: «Il nostro territorio è stato tartassato, l’aria è irrespirabile Non meritiamo disagi e danni alla salute»
Anna Zegarelli
Non hanno pace i quartieri di San Massimo e Croce Bianca. Non è servito che gli studi internazionali promossi a livello europeo abbiano denunciato che questo territorio risulti il più devastato dall’opera di escavazione per la produzione di ghiaia. Presto verrà riaperta e ampliata, seppure temporaneamente la cava Borotto-Bertacchina in via Bacilieri al civico 7. Eppure era stata chiusa per esaurimento dell’attività estrattiva. Ora il comitato di quartiere è pronto a combattere per il diritto a vivere su di un territorio lontano dalla presenza continua di camion, polvere e rumore. Hanno così inviato a tutti i consiglieri comunali una lettera dove espongono i loro timori ma anche annunciano che non rimarranno inerti a guardare la loro zona che si impoverisce. A giorni la commissione urbanistica comunale dovrà esprimere un parere riguardo la richiesta che a detta del “Comitato vie Bacilieri, De Pinedo, Bionde, Turbina e zone limitrofe”, è già passato con parere favorevole dalla terza Circoscrizione. «Il nostro quartiere è ubicato in una zona della città martoriata da una presenza incredibilmente elevata di attività estrattive», scrivono, «la concentrazione di cave e delle inevitabili conseguenze negative sugli abitanti determina una qualità della vita decisamente bassa e un degrado ambientale notevolissimo. Immaginate le emissioni di gas di scarico, continue e costanti per anni, dettate dal passaggio dei camion utilizzati per il trasporto conseguente all’attività estrattiva».
Nella missiva il comitato fa appello ai problemi di inquinamento atmosferico della città. «La presenza di polveri sottili, notoriamente riconosciuta come causa di cancri e malattie degenerative dell’apparato respiratorio, è già tristemente al di sopra dei limiti previsti: sono stati superati i limiti per ben 149 giorni nel 2007. Siamo tra le peggiori città in Italia. Quando siamo venuti a conoscenza della richiesta di ampliamento della Bertacchina non volevamo crederci. Provate solo per un attimo ad immaginare di dovere convivere con una polvere continua e costante per anni, che invade le vostre case e le strade. Croce Bianca e San Massimo sono quartieri sui quali gravano numerosi progetti di grande impatto sul territorio (Tav, strada di gronda, solo per citarne alcuni). La situazione è già molto difficile e la nascita dei tanti comitati, tra i quali il nostro, è un chiaro segnale del forte disagio della cittadinanza in questo lato della città. Siamo stremati dalle decisioni che non tengono conto della qualità della vita degli abitanti. Per questo», concludono, «vi chiediamo considerare che gli abitanti delle zone limitrofe alle cave hanno già subito per anni un disagio dovuto ai camion per il trasporto del materiale da escavazione. Non ne meritano altri».
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RICHIESTA INTERPELLANZA REGIONALE
Verona 08-04-08
PNE: ”INDAGA E CHIEDE IN REGIONE DOVE SONO 35MILIONI PER VERONA”
Nicola Giacopuzzi segretario provinciale di Progetto Nordest raccoglie l’allarme dei COMITATI di BORGO ROMA e da mandato ai propri consiglieri (M.Foggiato e D.Cancian) di fare un’interrogazione regionale per scoprire dove sono finiti 35 milioni di euro assegnati il 28-12-2007 per la realizzazione della variante alla ss12.
Considerato che sono stati stanziati 370milioni di euro alla Regione Veneto per le nostre strade,
è una vergogna che non venga preso in considerazione di alleggerire il traffico a Borgo Roma una delle zone piu’ inquinate d’Italia; infatti la variante convoglirebbe il traffico proveniente da : ISOLA DELLA SCALA, BUTTAPIETRA, CADIDAVID, BECCACIVETTA, SACRAFAMIGLIA, BORGO ROMA lungo la linea ferroviaria BOLOGNA-VERONA, direttamente alla GENOVESA dove sono presenti ingresso per la tangenziale sud e autostrada A4 senza contare la vicinanza alla fiera e al centro cittadino.
il segretario prov. Di PNE
Nicola Giacopuzzi
VARIANTE SS12
VARIANTE STATALE12 VORREI INFORMARVI SULLA SCANDALOSA VOLONTA' DI NON VOLERE DARE UNA INFRASTRUTTURA A VERONA CHE CAMBIEREBBE IN POSITIVO LA VITA NON SOLO DI UN QUARTIERE MA DI PIU' COMUNI. C'è DA EVIDENZIARE L'IMPROPRIETA' DI DENIMINAZIONE DELLA STRADA IN QUESTIONE CONSIDERANDO CHE QUESTA SIA SITUATA INTERAMENTE NELLA NOSTRA REGIONE SI CHIAMA STATALE RIENTRANDO COSI DI FATTO NELLA GESTIONE DELL'ANAS NAZIONALE CHE NON HA ALCUN INTERESSE DI INVESTIRE QUATTRINI LI QUANDO E' CHIAMATA A FINANZIARE OPERE COME LA SALERNO-REGGIO....(VI LASCIO TRARRE LE CONCLUSIONI). DA PARECCHI ANNI COMITATI E IN ALTERNANZA FORZE POLITICHE SI SONO INTERESSATE ANCHE CON PROGETTI DI VARIARE IL PERCORSO ATTUALE DIROTTANDO IL TRAFFICO ,ANCHE PESANTE, SU UNA VARIANTE CHE ALLE PORTE DI ISOLA DELLA SCALA PERCORRA PARALLELAMENTE LA LINEA FERROVIARIA BOLOGNA-VERONA SINO ALLA GENOVESA ,IN POSIZIONE STRATEGICA INQUANTO ZONA DI POSSIBILITA' DI PARCHEGGI SCAMBIATORI PER I PENDOLARI CITTADINI,COMODA ALLA A4 E TANGENZIALE SENZA CONSIDERARE LA VICINANZA ALLA FIERA E CENTRO CITTADINO,DANDO UN ENORME RESPIRO IN TUTTI I SENSI A ISOLA DELLA SCALA,BUTTAPIETRA,CA'DIDAVID,VIGASIO,CASTEL D'AZZANO,SACRAFAMIGLIA E BORGO ROMA. FATTI: IL 28-12-2007 IN REGIONE GRAZIE ALL'ALLORA MINISTRO AL VENETO E' STATO CONCESSO DI TRATTENERE IN REGIONE 320MILIONI DI EURO PER LE INFRASTRUTTURE DI CUI 35 PROMESSI PER LA VARIANTE IN QUSTIONE IN BASE A PROGETTI DI MASSIMA GIA' APPROVATI. A OGGI SEMBRANO RIDOTTI A 300.000EURO NEANCHE SUFF. A REALIZZARE IL PRGETTO VERO E PROPRIO. CHE FINE HANNO FATTO I NOSRTI SOLDI? I NOSTRI CONSIGLIERI REGIONALI HANNO FATTTO INTERPELLANZA REGIONALE E ATTENDONO RISPOSTE. TENIAMOCI PRONTI A DARE UN MESSAGGIO FORTE SUL TERRITORIO PER APPOGGIARE IL LAVORO IN REGIONE E QUELLO DEI CITTADINI CHE QUOTIDIANAMENTE PAGANO CON SALUTE TEMPO DANARO RUMORE E INQUINAMENTO UNA SITUAZIONE INSOSTENIBILE..... |
SE VUOI PUOI CONTATTARE PNE A VERONA CITTA':
Sna Massimo
L'ARENALunedì 7 Aprile 2008
SAN MASSIMO. Sulle abitazioni delle case sono ricomparsi i cartelli «No-tav». E si attende ancora la verifica sui limiti acustici che deve essere effettuata dall’Arpav
«L’Alta velocità va spostata»
Cittadini pronti a occupare i binari per evitare anni di polveri, caos e disagi E l’esproprio delle case
Alessio Pisanò
È un silenzio carico di attese quello che avvolge il progetto di quadruplicamento dell’attuale linea ferroviaria, attualmente a binario doppio, per realizzare l’alta velocità e l’alta capacità. Il percorso, che attraversa San Massimo, rientra nel quarto lotto della tratta ferroviaria Fortezza-Verona, che fa parte del nuovo collegamento Ac/Av Innsbruck-Verona. Recentemente il comitato «Tac C1», nato nello scorso maggio per tutelare i cittadini della frazione, si è riunito nell’aula magna delle scuole medie Don Lorenzo Milani per fare il punto della situazione e studiare le prossime strategie in modo collegiale.
Infatti la preoccupazione si fa palese tra le strade di San Massimo. Alle finestre delle case che si affacciano sulla ferrovia, cominciano ad apparire i primi striscioni di protesta. Il progetto, a quanto pare, è già stato approvato in via preliminare nel 2005 dal Cipe (Comitato interministeriale programmazione economica). Ma non si sa ancora nulla sui tempi di realizzazione. «Quello che è certo», afferma Fabrizio Adami, presidente del comitato, «è che ci troviamo di fronte ad un progetto faraonico che aprirà cantieri per anni, con un via vai di camion, polvere, rumore e strade dissestate a San Massimo e Chievo».
Molti i cittadini, inoltre, che rischiano la propria casa, visti i probabili espropri necessari ai lavori. «Inevitabile il crollo del valore immobiliare che colpirà l’intera zona a causa non solo del rumore dei treni, ma anche del traffico e del caos prodotto dal cantiere». A tal proposito, il comitato ha sottoposto all’attenzione di Provincia e Comune un progetto alternativo, firmato dal geometra topografo Fidenzio Pasqualini. Questo progetto prevede lo spostamento della tratta ferroviaria fuori dalla frazione, in prossimità della futura strada di Gronda. Inoltre per il tratto in questione, quello che andrà da Nassar fino alla stazione di Porta Nuova, si propone lo scorrimento sotterraneo. «Alle parole di interesse non sono però seguiti i fatti», lamenta Adami. «Oggi siamo punto e a capo». Tra le possibilità vagliate dal comitato, figura un esposto alla Procura della Repubblica per il rumore dei treni, ai danni di Rfi (Rete Ferroviaria Italiana) e del Comune. «Siamo sicuri che adesso non siano rispettati i limiti acustici delle due fasce protette ai lati della ferrovia previsti dalla normativa», accusa Adami, «figuriamoci cosa succederà se da qui passeranno oltre 400 treni al giorno». A tal riguardo si attende da parte di Arpav, da oltre 6 mesi, una verifica del rispetto dei limiti di inquinamento acustico.
Gli abitanti di San Massimo si dicono «pronti a tutto pur di salvare le proprie case». C’è addirittura qualcuno che minaccia il blocco dei binari.
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« PERCHE' SI VOTA IL 13 APRILE? | Messaggio #7 » |
QUOTIDIANAMENTE SUBIAMO UNO STATO OSTILE PERCHE':
-CI RAPINA IL 70% DI CIO' CHE PRODUCIAMO.
-CI SPREME CON OLTRE 120 NUOVE TASSE PER MANTENERE I COSTI DEL CARROZZONE ITALIA E I PRIVILEGI DEI PARASSITI.
-SI INVENTA "L'ASPORTAZIONE" PER LEGGE DEL 30% DEL VALORE DEI TERRENI PRODUTTIVI:MILIONI DI EURO DALLA POPOLAZIONE ALLA BUROCRAZIA DI STATO.
-CI OBBLIGA( PER AVERE UNA VITA AL LIMITE DEL DECORO) A LAVORARE 10-13 ORE AL GIORNO, A VOLTE IN MODO PRECARIO O IN NERO.
-RENDE IMPOSSIBILE E BUROCRATICO IL LAVORO AUTONOMO IMPONENDO LIBRI CONTABILI E VERIFICHE CON GLI STUDI DI SETTORE(OVVIAMENTE PER LE BANCHE E GRANDI REALTA' ECONOMICHE GLI STUDI DI SETTORE NON ESISTONO!!!!).
-DISINCENTIVA LA CREAZIONE DELLA FAMIGLIA.
-IMPEDISCE ALLE COPPIE DI POTER PROCREARE.
-NEGA IL DIRITTO AD UNA DEGNA INFANZIA, AD UNA DEGNA VECCHIAIA E NON FAVORISCE UNA ESISTENZA SERENA E CIVILE.
-RENDE LA SOCIETA' SCHIAVA DELLE BANCHE, ASSICURAZIONI E FINANZIARIE CHE GESTISCONO I NOSTRI MUTUI, IL NOSTRO TFR, I CONSUMI.
-CI NEGA IL DIRITTO ALLA SICUREZZA PER ABBANDONARCI VOLONTARIAMENTE ALLA MICROCRIMINALITA' LOCALE ED ESTERA CHE IMPUNEMENTE E' LIBERA DI AGIRE.
-AMINISTRA LA GIUSTIZIA CON TEMPI E MODI CHE, INESORABILMENTE, LA TRASFORMANO IN INGIUSTIZIA COME SPESSO CI RICORDA L'EUROPA CHE AMMONISCE E SANZIONA L'ITALIA.
-NEGA AL POPOLO VENETO IL RICONOSCIMENTO DELLA SUA CULTURA, STORIA, LINGUA, DELLE SUE TRADIZIONI, NEL CONTEMPO NEGA IL DIRITTO ALL'IDENTITA' , ALLA LIBERTA' E ALL'AUTOGOVERNO.