PENSIERI IN LIBERTA'

Fukushima: arrivo della contaminazione in Italia, le prove su tutto quello che non sappiamo.


“Se chi va a votare la sinistra e’ senza cervello, coloro che invece con un decreto ad hoc, stanno cercando in tutti i modi di bloccare i referendum sono dei criminali istituzionali”. Una bella e più che opportuna riflessione dal sito http://notiziegenova.altervista.org.Sempre sullo stesso sito, in altre pagine, c'è un bell'articolo da cui ho ripreso il significativo titolo. In sintesi, nell'articolo vengono utilmente illustrate le relazioni fra alcune unità di misura della radioattività e, cosa ancora più importante, vengono fatte alcuni semplici valutazioni sui dati ufficiali ARPA rilevati dopo l'incidente di Fukushima, raffrontandoli con i valori limite indicati nelle norme europee applicabili (Euratom). Per chi non avesse voglia di leggerlo (ma lo consiglio caldamente) riporto una delle conclusioni cui l'autore giunge: "Questo significa che con poco più di 10 litri di latte contaminato il bambino riceve una dose radioattiva che raggiunge il limite massimo di sicurezza  imposto dalla direttiva Euratom per un anno. Con un litro di latte contaminato viene pertanto ingurgitata una quantità di Iodio-131 che secondo Euratom è da considerare pericolosa, anche se fosse stata assunta in un mese."QUI IL TESTO COMPLETO DELL'ARTICOLO. LEGGETELO, E' IMPRESSIONANTE!Un sentito ringraziamento al Sig. Lorenzo La Face, autore dell'articolo stesso.Nota del 11/6/2011: al momento il sito sopraindicato risulta irraggiungibile. Però le stesse informazioni sono reperibili IN QUESTO SITO. Da parte mia, invito ancora una volta i pochi lettori di questo blog a leggere l'articolo e, soprattutto, a riflettere sui fatti esposti e a diffondere con tutti i mezzi disponibili le informazioni.Il referendum è l'unica occasione in cui possiamo esprimere la nostra volontà, e un governo di affaristi senza scrupoli sta cercando con ogni mezzo di impedircelo. Cosa aspettiamo a dare a questi individui una bella ciabattata -metaforica, per carità-  in faccia?