PENSIERI IN LIBERTA'

NO AL PORCELLUM: 1200000 FIRME


1200000 FIRME per l'abolizione del PORCELLUM!. Finalmente una notizia che fa onore a gran parte degli italiani.
Uno dei referendum più striminziti del dopoguerra, una scalata ad una montagna di indifferenza, stupidità e complicità a tutti i livelli, con numerosi ostacoli che sembravano insormontabili: due soli mesi di tempo a cavallo delle vacanze estive, ostracismo da parte dei telegiornali più seguiti, fossero privati o pubblici (pagati da noi cittadini), la maggior parte della stampa (anch'essa, ricordiamolo, pagata da noi cittadini) silenziosissima in merito, con le poche volte in cui la raccolta firme è stata nominata usate solo per illustrare l'inutilità del referendum, con il maggior partito di opposizione che, a volerne parlar bene, si è dimostrato titubante e indeciso quando non addirittura ostile, decidendosi solo alla fine a fare timidissime dichiarazioni di approvazione. Ebbene, nonostante gli ostacoli accuratamente progettati per farlo fallire, il referendum è stato firmato da 1200000 italiani. Se questo non è sufficiente a far suonare la sveglia nella testa dell'opposizione vorrei che qualcuno mi spiegasse cos'altro serve. In questa ed in precedenti occasioni mi pare sia stato ampiamente dimostrato, oltre all'amore di molti italiani per la loro nazione ridotta ad essere "di dolore ostello" e "vituperio delle genti" (grazie, padre Dante!) da un branco di malfattori, che una opposizione capace di raccogliere e canalizzare questo anelito di pulizia morale, di buon governo, di rettitudine morale, sarebbe di gran lunga maggioritaria, qualsiasi sia la legge elettorale. Ricordo a chi lo avesse dimenticato, e lo dico a chi non lo sapeva, che noi uomini possiamo tutti rivelarci ladri, ruffiani, approfittatori, ricattatori. Sono purtroppo comportamenti connessi all'animo umano. Ma gli elettori, quando votano, dovrebbero sempre tenere ben presente la differenza fra i partiti e le persone: queste ultime possono delinquere, ma ci sono partiti che difendono gli inquisiti offendendo e deridendo i giudici, e ci sono partiti che ne prendono le distanze, attendendo l'esito del giudizio per prendere provvedimenti. Inoltre, ci sono partiti che mettono in lista, o elevano al rango di ministro, persone fortemente sospettate o addirittura già condannate, quando non portatrici di particolari meriti "personali" (tipo, per le donne, la misura del reggiseno). Altri partiti valutano con più attenzione la storia personale dei candidati e scelgono persone che ritengono competenti ed oneste. Magari sbagliandosi, ma cercando di correggere l'errore quando questo si rivela. La differenza fra "mal governo" e "buon governo" sta solo in queste "quisquilie". Mi ero ripromesso di essere breve ma l'argomento trascina, anche se merita penne ben più affilate della mia. Termino quindi affidandomi ancora alle parole del padre Dante il quale, 800 anni or sono, già vedeva più lontano di tanti uomini moderni, descrivendo l'Italia come "nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello".ANCORA GRAZIE A QUEL 1200000 DI ITALIANI CHE HANNO FIRMATO PER UN'ITALIA MIGLIORE