PENSIERI IN LIBERTA'

Lodo Alfano? No, grazie!


Altro autogol dei difensori dell'indifendibile?Dal sito del Corriere della sera del 6 ottobre 2009: Pecorella: «Il premier non è come gli altri» ...omissis... Pecorella ha aggiunto che bisogna prendere atto del fatto che «con la legislazione di oggi sulle elezioni delle cariche politiche, la posizione del presidente del Consiglio si è venuta staccando da quella che era stata disegnata dalle tradizioni liberali».Link:  http://www.corriere.it/politica/09_ottobre_06/consulta-lodo-alfano-prima-seduta_7b07b1fa-b257-11de-9355-00144f02aabc.shtmlFine della citazione. Prima considerazione: l'attuale "legislazione sulle elezioni delle cariche politiche" è stata caparbiamente voluta, nonostante le critiche delle opposizioni, proprio dall'attuale presidente del consiglio. Allora proprio lui ha determinato, volutamente e caparbiamente, l'allontanamento dalle tradizioni liberali. Seconda considerazione: Quando ci si allontana dalle "tradizioni liberali" dove si va? Sembra perfino ovvio: nelle "tradizioni illiberali" ovvero -per usare una parola semplice- verso la dittatura. Naturalmente, visto che chi governa è lui, la dittatura è la sua, il che concorda con l'affermazione di Pecorella prima riportata: è vero, è diverso da tutti gli altri. E, aggiungo io, per fortuna.Oggi la Corte costituzionale ha dichiarato incostituzionale il lodo alfano, nonostante le avventure gastronomiche di alcuni suoi membri. Una ventata di democrazia, se ne sentiva il bisogno. Adesso, finalmente, il pluriprescritto è libero di difendersi nei numerosi processi che lo vedono imputato, senza dare l'impressione di volerli evitare. Ne sono contento per lui, che avrà finalmente l'occasione per dimostrare a tutti la sua più completa innocenza. Cosa che dovrebbe risultargli molto semplice, visto che possiede -quasi letteralmente- i migliori avvocati che moneta possa comprare, che può pagare senza il minimo danno i migliori investigatori e che è veramente innocente, o almeno così ha sempre detto.Invito i visitatori a leggere l'articolo in:http://www.societacivile.it/blog/index.html dove viene illustrato come e perché, se in Italia c'è un eversore, questo non è certo nascosto in una sinistra inesistente ma si annida fra chi usa imbrogli verbali per sostenere tesi che sembra addirittura riduttivo chiamare eversive ed offende in ogni occasione possibile non solo le persone fisiche, ma le stesse istituzioni dello stato democratico. Chi non ci crede guardi la registrazione della puntata di studio aperto andata in onda la sera del 7 ottobre u.s.: in un delirio di onnipotenza e di cafoneria la "voce del padrone" ha offeso tutto e tutti (tranne ovviamente i suoi servi lì presenti), seminando a piene mani quell'odio per gli altri del quale accusa sempre la "sinistra".Infine, come ciliegina sulla torta, riporto poche parole di Umberto Eco, un'altro pericoloso sovversivo:«Democrazia non significa che la maggioranza ha ragione. Significa che la maggioranza ha il diritto di governare. Democrazia non significa pertanto che la minoranza ha torto. Significa che, mentre rispetta il governo della maggioranza, essa si esprime a voce alta ogni volta che pensa che la maggioranza abbia torto (o addirittura faccia cose contrarie alla legge, alla morale e ai principi stessi della democrazia), e deve farlo sempre e con la massima energia perché questo è il mandato che ha ricevuto dai cittadini. Quando la maggioranza sostiene di aver sempre ragione e la minoranza non osa reagire, allora è in pericolo la democrazia».