PENSIERI IN LIBERTA'

Oggi parliamo di lirica!


Mi riferisco all'opera "Rigoletto", trasmessa ieri ed oggi dalla RAI. I più sentiti complimenti all'azienda per aver, finalmente, trasmesso una fra le più belle opere liriche. Grazie.Dato a Cesare quel che gli spetta, adesso le critiche: nei sottotitoli c'è una costante presenza di un diffuso errore di ortografia: il separare con uno spazio i punti esclamativi ed interrogativi dalla parola precedente. Errore di poco conto? Dipende dai punti di vista. Se i sottotitoli li avesse scritti un extracomunitario che si trova presso di noi da un annetto sarebbero meravigliosamente corretti. Se fossero solo scritte sui barattoli di marmellata l'errore non avrebbe alcuna importanza. Ma qui si tratta di testi diffusi dall'emittente pubblica italiana, durante un programma reclamizzato come fosse l'ottava meraviglia del mondo e costato, presumo, una notevole quantità di denaro. Il minimo che si poteva fare era far scrivere (o far controllare) i sottotitoli ad una persona che conoscesse la lingua italiana.Parlando più propriamente del programma segnalo anche che poco fa, al termine del secondo atto del Rigoletto, durante gli ultimi secondi del finale si sono distintamente uditi gli applausi e i "bravi!", probabilmente generati dalle maestranze presenti. Nessuno ha pensato di revisionare il programma prima della diffusione? In fondo sono solo tre ore di un lavoro gradevole e riposante. Oppure si tratta di sciatteria dirigenziale?Inoltre, sia ieri sera sia oggi pomeriggio si è visto il povero Domingo infagottato nei panni del gobbo che sudava come una bestia. Nonostante i tentativi di asciugarsi la fronte con la manica (frequenti e ben visibili) ogni tanto gocciolava dal naso come se avesse fatto la doccia. Poveretto! I potenti mezzi della RAI non consentivano un sistema di raffrescamento dell'ambiente, almeno per diminuire i disagi?Infine, e qui termino, mi pare suicida la decisione aziendale di spezzettare l'opera in tre momenti diversi, usandone le parti come riempitivo per gli orari morti. Avete fatto una operazione culturale di un certo rilievo, l'avete pubblicizzata in tutto il mondo (magari ne avete anche un pochino trascurato i dettagli) e poi la buttate via così! Inspiegabile.Scusate la prolissità, ma mi dovevo sfogareCon i migliori auguri per tutta l'azienda RAI. Auguro e spero che, come  l'araba fenice, sappia rinascere dalle sue minzoliniane ceneri.