NIENTE DI PERSONALE

SDOLCINATA (non si ripeterà. Forse...)


Mi sono svegliata qualche minuto prima del suono della sveglia, sentivo la pioggia scrosciare sulle tapparelle.  Mi sono voltata nel letto, dalle fessure entravano gocce di luce.  E ti ho visto.  Eri lì, accanto a me, avvolto nel piumone, e dormivi sereno. Sentivo il tuo respiro regolare, mi perdevo nel tuo volto affossato nel cuscino, nelle labbra carnose protese verso di me, come prima di darmi un bacio.  Eri lì, le mani sotto la guancia. Eri l'espressione della serenità. E sei l'artefice di tutta la mia felicità. Avrei voluto accarezzarti il viso, ma non volevo disturbare il tuo sonno dei giusti, anche se so che ti fa piacere se ti accarezzo mentre dormi.  Ti guardavo, e pensavo a quanto mi hai cambiato la vita. Mi hai preso che ero un vaso di cristallo frantumato in mille pezzi sparsi nella terra. Mi hai preso che non sapevo chi fossi, delusa, pessimista, affranta, indifesa e inacidita nei confronti del mondo, ferita nei sentimenti e nei sogni. Mi hai voluto nonostante la mia imperfezione, il mio voler fuggire per non cadere in altre reti mendaci, la mia ottusa convinzione di non meritare nulla più di quello che avevo, ossia enorme dolore. E mi sei stato accanto senza chiedermi niente in cambio, minuto dopo minuto, giorno dopo giorno, mese dopo mese. Hai abbattuto piano piano tutti i muri che mi ero costruita per non soccombere un'altra volta, chè soffrire due volte così sarebbe stato troppo per il mio cuoricino.  Mi sei stato ad ascoltare, mi hai fatto ridere, mi hai fatto vedere la mia bellezza, la mia unicità, la mia passionalità. Mi hai reso femmina e donna, io che prima ero stata solo una crocerossina...  Hai conquistato il mio cuore, mi sei entrato nella testa e sotto la pelle, dentro la pelle. E mi hai fatto capire cosa sia l'amore, e cosa sia un rapporto felice.  Ne abbiamo passate tante insieme, e tante ne passeremo ancora, ma quando siamo stati uniti nulla mai ci ha fatto paura. In due valiamo più della somma dei singoli, ce lo siamo detti forse dal primo giorno che ci conosciamo.  E il primo giorno, amore mio, è stato esattamente 5 anni fa, per un caso fortuito che ci ha fatto sedere vicini in un pub troppo affollato. Ci siamo capiti subito, io e te. Siamo stati subito sulla stessa lunghezza d'onda. E la nostra intesa è ancora il nostro punto di forza.  Ti guardavo dormire, stamattina, e mentre la pioggia cadeva pensavo che amarti più di così mi pareva impossibile, perchè sei tutto ciò che ho sempre desiderato dalla vita, e che non osavo nemmeno chiedere.  Oggi, a 5 anni di distanza da quella prima volta che i nostri sguardi si sono incontrati, voglio ringraziarti per essere come sei, e per accettarmi esattamente così come sono. Con te ho scoperto la libertà. Con te ho scoperto chi sono. Con te ho scoperto il vero amore. Buon anniversario, amore mio.......... Sei bello, di una bellezza che prescinde da tutto, perchè è pura luce.   E poi ti sei svegliato, hai aperto dolcemente gli occhi, mi hai sorriso come ogni mattina, mi hai dato un bacio, e mi hai detto: "Non te l'ho ancora detto oggi che ti amo?"  No, non ancora... ma hai tempo per rimediare...  P.S. Non riesco più a scrivere nel blog dal lavoro. Vedrò come fare... Ci vuole tanta pazienza con me, ma a questo posto non rinuncio. E se avrete la pazienza di seguirmi... P.S.2 Questo post non fa ridere. Ma se poteste vedere il mio cuore, sapreste che sta ridendo come una bocca e un viso non potranno mai fare. Oh... sì che sta ridendo! E in questo momento dico che forse, e preciso forse, un po' me lo merito.