Nelvento-libero

Enrico


Enrico  «Avevo un sogno... avversato, ma fattivo: portare il partito comunista nell’esecutivo. Avevo un sogno per l’autonomia e il pacifismo, dar vita a un gran movimento: “l’eurocomunismo”. Avevo un sogno... un sogno per il bene sociale: “il compromesso storico”, nell’unità nazionale.  Ero un ragazzino, ma convinto antifascista, quando entrai nelle file del partito comunista. Ho sempre cercato dialogo e collaborazione. Ho sempre avversato intrighi e corruzione. Divenni a cinquant’anni segretario nazionale. Da subito, a tutti, denunciai la questione morale.  Il dialogo tra cattolici e la classe operaia cercai; un’Europa autonoma, coi partiti fratelli, sognai. La morte, però, mi colse in un attimo fuggente, mentre ero a Padova a parlare a tanta gente. Di me dirà Indro Montanelli, nella sua testata: “...uomo introverso, ma di onestà immacolata.»                                        (Pino Bullara) A Sandro   Aldo  BettinoHOME