Nelvento-libero

Il lupo...


Questa l’avevo scritta in occasione della guerra del golfo (1990); ma, purtroppo, è sempre attuale. Il Lupo … Due animali vanno a bere ad un ruscello:in alto sta il lupo, in basso l’agnello.«Mi sporchi l’acqua.» Disse l’arrogante.«Ma come posso, se sono sottostante?»«Tu hai parlato male di mia madre,se non eri tu… allora, era tuo padre.» E senza sentir più altra ragione,fece dell’agnello un sol boccone.Da Fedro ad oggi, di tempo n’è passato,ma poco o niente sembra essere cambiato:gli agnelli si sono, ormai, quasi estinti,mentre, i lupi d’agnelli si son dipinti. Un grosso lupo, con la pelle d’agnellone,d’un lupacchiotto voleva conto e ragione.«Tu hai le armi di distruzione di massa.»Gridava forte, a mo’ di grancassa.«Sei un pericolo per tutta la terra,per questo io ti dovrò fare la guerra.» E insieme ai falchi, vestiti da colombe,sul giovane lupo sgancia le sue bombe.In men che dire: quattro e quattr’otto,cattura, così, il cattivo lupacchiotto.E per ristabilire l’ordine nella regione,quindi, organizza di pace una missione. Di armi di massa, però non c’è traccia.“Ma era un cattivo!” Così, salva  la faccia.Gli avvoltoi si uniscono alla missione,visto “ch’è di pace”, hanno l’autorizzazione.Nella zona, tutto, allora,  si scompiglia:attentati, sequestri… un vero parapiglia. Le armi intelligenti: tutto hanno sbagliato.Il fuoco amico: ti fa un vero attentato.Come finisce la storia non si sa ancora:morte, fame, disastri… abbiamo finorae mentre qualcuno continua  a plaudire,la guerra, ai più, fa solamente inorridire.                              (Pino Bullara)