Creato da pino.bullara il 24/04/2011
Poesie di Pino Bullara

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blowing in the wind

 

 

Omino

La disubbidienza civile ( Gandhi)

  «La disobbedienza civile diviene un dovere sacro quando lo Stato diviene dispotico o, il che è la stessa cosa, corrotto. E un cittadino che scende a patti con un simile Stato è partecipe della sua corruzione e del suo dispotismo» (Gandhi).

 

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« Perché non sia un solo giornoLa leggenda delle pietre... »

Zeus

Post n°91 pubblicato il 09 Marzo 2012 da pino.bullara

Zeus

 

«Cosa mai ci sarà nella testa d'un dio?»

«Cosa c'era nella mia testa, ve lo dico io.

Un pensiero fisso assillava la mia mente:

pensavo solo alle donne continuamente.

 

Femmine: mortali, dee, ninfe o titanesse,

facevo di tutto per congiungermi con esse.

Mi  trasformai in aquila, in cigno, in toro,

una volta, perfino, divenni  pioggia d'oro.

 

Assumevo le sembianze di vari animali,

per avere rapporti... anche omosessuali!

E' più numerosa la mia prole, di certo,

che tutti i granelli di sabbia del deserto.

 

Un giorno ebbi un fortissimo mal di testa,

su mia insistenza, Efesto mi aprì questa;

aperta che ebbe, poi, la mia fronte dura,

ne uscì Athena con tutta la sua armatura.»

                       (Pino Bullara)

 

Mitologia


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Rispondi al commento:
pino.bullara
pino.bullara il 09/03/12 alle 22:50 via WEB
Per amor cronologico, sarebbe giusto dire al contrario. Già! Zeus era un donnaiolo... patologico; e aveva tanti altri vizi e difetti. Sai com’è che Minerva nasce dalla sua testa?
Perché aveva “bevuto” la moglie Metide, già incita. (Lei essendo una nereide, cioè una dea delle acque, si trovava nella sembianza, appunto di acqua) Metide, essendo immortale, si collocò nella testa di Zeus. Qui generò Minerva la quale, da adulta, uscì dalla testa di suo padre. Socrate, giustamente, pensava che gli Dei non potevano avere vizi e difetti umani, ma che avrebbero dovuto avere virtù, non vizi: Fu condannato a morte, bevendo la cicuta.
 
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