Creato da pino.bullara il 24/04/2011
Poesie di Pino Bullara

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Pino Bullara.
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blowing in the wind

 

 

Omino

La disubbidienza civile ( Gandhi)

  «La disobbedienza civile diviene un dovere sacro quando lo Stato diviene dispotico o, il che è la stessa cosa, corrotto. E un cittadino che scende a patti con un simile Stato è partecipe della sua corruzione e del suo dispotismo» (Gandhi).

 

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"Lettera a Pinocchio"

Post n°213 pubblicato il 06 Febbraio 2014 da pino.bullara

 

   Caro Matteo

(vorrai scusare, di certo, il tono confidenziale con cui mi rivolgo, in fondo, non sei il mio sindaco e non occupi nessuna carica istituzionale di rilievo, quindi mi rivolgo a te come un semplice compagno).

    Dicevamo: caro Matteo,

rispondo al tuo quesito sarcastico rivolto agli Italiani, in merito a chi sarebbe dovuto essere il tuo interlocutore, per le riforme che intendi attuare. La risposta, come Italiano, la rispedisco al mittente, perché in un paese NORMALE, tale quesito non si sarebbe potuto nemmeno formulare.

   Ti ricordo che ”il tuo principale interlocutore” (per parafrasare un tuo predecessore, di cui tu stai ripercorrendo, “con lo stesso successo” le orme), essendo stato condannato DEFINITIVAMENTE, e in più espulso dal Senato, a quest’ora sarebbe dovuto essere in prigione o quantomeno agli arresti domiciliare; altro che incontri e campagne elettorali!

   Allora la domanda te la faccio io: “con chi dovevi parlare con Dudù?”  Il problema, caro mio, non è tuo, ma di quella parte politica che si ostina ad avere come rappresentante un condannato per frode fiscale e un indagato per prostituzione minorile, corruzione ecc.

   Mia nonna mi diceva: “ Mettiti cu ‘i megli to’, e appizzacci i spisi”. “Chi va al mulino si infarina.” E tu sei andato col carbonaio.

  Un tuo concittadino di quasi due secoli fa ha narrato le avventure di un burattino, sono certo che quel libro l’avrai letto anche tu, ti consiglio, però, di andarlo a rileggere; anche se piace ai bambini, quello è un libro, rivolto agli adulti, rileggilo con attenzione.

Rifletti!

Cordiali saluti,

Pino .    

 

 
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Arbitro?!

Post n°212 pubblicato il 02 Febbraio 2014 da pino.bullara

 
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SENZA PAROLE

Post n°211 pubblicato il 30 Gennaio 2014 da pino.bullara

 
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Ora nel vento...

Post n°210 pubblicato il 27 Gennaio 2014 da pino.bullara

Ora nel vento...

 

«Ricordo quand'ero, ancora, bambino,

il tuo banco di scuola al mio era vicino,

studiavamo tutti la stessa lezione,

ed eravamo tutti una sola nazione.

 

La tua squadra del cuore... era la mia,

la tua casa... era nella mia stessa via;

tuo padre insieme al mio lavorava,

tua madre con la mia, spesso, stava.

 

Poi un dì, dissero che eri un Ebreo:

un ricercato dalla legge, cioè, un reo;

dissero che con me non potevi più stare;

e una notte ti vennero a prelevare.

 

Sei salito su un carro bestiame;

ti han marchiato come un infame;

ti hanno messo un numero di lista,

e da allora, ti ho perso di vista.

 

Poi una notte, prelevarono anche me,

perché volevano sapere ancor di te,

perché non ero nel loro stesso coro;

perché anch'io ero diverso da loro.

 

Sono salito su un carro bestiame,

mi han marchiato, come un infame.

un numero di lista mi hanno dato,

e da allora, non son più ritornato.

 

Fui in un campo di concentramento:

quanta crudeltà! Poi volai nel vento.

Ti rivedo qui, compagno d'istruzione,

ora nel vento... siamo tutti una nazione.»

                           (Pino Bullara)
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Un omino piccino piccino

Post n°209 pubblicato il 25 Gennaio 2014 da pino.bullara

 

Un omino piccino piccino

 

Conosco un omino piccino piccino,

che in crociera faceva il ballerino.

Riusciva, appena, a sbarcare il lunario,

ma poi come fu! Divenne miliardario.

 

Aprì cantieri, costruì ville e palazzine,

creò televisioni private, con pupi e veline.

Ma aveva sempre un quel far truffaldino,

perché lui era... un omino piccino piccino.

 

Poi il grande salto volle tentare:

scese in politica e si diede da fare.

Fondò un partito, diviene Premier, perfino,

restava però... un omino piccino piccino.

 

Venne accusato di imbrogli e reati,

lui si difese attaccando politici e magistrati.

Si fece leggi come fu per il "Delfino",

ma era sempre... un omino piccino piccino.

 

Era intollerante a dissensi e a opposizione.

Tentò di stravolgere, pure, la Costituzione.

Anche del Duce provò a seguire il cammino,

ma rimaneva… un omino piccino piccino.

 

Faceva festini a palazzo e in villette,

tradendo la moglie con quelle donnette.

Escort e pupe lo chiamavano "papino",

perché lui era... un omino piccino piccino.

 

Poi in politica internazionale...

era una macchietta di carnevale:

faceva le corna, il baciamani a un beduino...

Ma si sa, lui era... un omino piccino piccino.

 

Sfocia nel fango questa storia lunga,

dopo squallidi fatti di bunga-bunga.

Afflitto, il Paese va sempre in declino,

per colpa d'un omino... piccino piccino.

 

Per frode fiscale, poi finalmente,

viene condannato definitivamente;

ma lui non l'accetta, fa come un bambino,

perché lui è un omino... piccino piccino.

 

Chiama i suoi a raccolta con caparbietà:

pretende dal Parlamento la sua agibilità.

Ma il Senato, dopo un duro cammino,

farà decadere... l'omino piccino piccino.

 

La sua condotta ci lascia una brutta eredità:

furberie, disprezzo per istituzioni e legalità,

Ai nostri giovani ha rubato il destino.

questo viscido... omino piccino piccino.

 

Per trovare un’intesa sulla legge elettorale,

il partito democratico gioca a farsi male.

Il neosegretario, un arrivista fiorentino,

riabilita, di fatto, l'omino piccino piccino:

 

avvia trattative, gli manda un invito,

l’accoglie festoso nella sede del partito.

Alla fine viene siglato “l’italo-porcellino”

tra il biscaro e l'omino piccino piccino.

 

Come finisce la storia non Vi so dire;

è un vero incubo che non vuol finire.

Ma nuvole nere vedo già molto vicino:

nuovi avvisi... per l'omino piccino piccino.

(Pino Bullara)

 

 
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