poesiaeparole

L'abitudine


 L’abitudineE una mattinai gesti si compiono da sédiretti e consapevoli,precedono la mente.Le mani sicuresi muovono veloci,riordinando i giorniuno dopo l’altro. (poesia di Valeria Bellagamba)La cosa che rovina davvero tutto è l'abitudine, la monotonia nell'essereostinati a fare sempre le stesse cose. C'è chi si stufa di andare a lavoro, chi di fare la solita passeggiata sullungomare, chi di fare l’amore tutte le sere allo stesso modo. Mi domando ma chi lo decide. Noi. Non pensate che sia pazzesco sapere la causa della propria noia,insoddisfazione e nonostante tutto persistere nel fare sempre lestesse cose? L'altro giorno sull’autobus ho conosciuto un uomo canadesearrivato in Italia circa tre anni fa per amore di una donna in vacanzain Canada. Lo sbaglio, a suo dire, più grande della sua vita. Lasciare tutto per seguire una donna. MOLLARE TUTTO E SEGUIRE UNA DONNA????????? Ma lui l'ha fatto. Aveva mille progetti in serbo per il suo futuro, aveva un lavoro,aveva una bella famiglia, una casa... eppure è bastata una morasiciliana in viaggio in Canada per fargli perdere tutto e iniziare unanuova vita “molto peggio” di come lui l’aveva immaginata. Lui che viveva in una grande città  del Canada di colpo si è trovatoa vivere a “Canicattì”. Mi dite chi cazzo lascerebbe un futuro certoper andare a vivere a “Canicattì”? Con tutto il rispetto per gli abitanti di “Canicattì”, ma forse i paesaggidel Canada e le sicurezze che aveva lì erano più confortanti. Aveva praticamente tutto quello che gli interessava e di cui avevabisogno... eppure ha mollato tutto. Per una donna che dopo qualche tempo si è rivelata esseretotalmente diversa da come lui l’aveva conosciuta e che alla finelo ha mollato. Non dico che abbia fatto totalmente un errore, anzi, magari la stessacosa potrebbe succedere a chiunque di noi, quel che è sicuro e che civuole un bel coraggio a fare una scelta simile. Ma lui ha avuto le palle e l'ha fatto. Ora, però, è "bloccato" qui. L'eventualità di tornare in Canada c'è, ma ormai ne la mogliene i figli ne vogliono più sapere.  Questo raccontino è lo spunto per cercare di riflettere su una cosa: Abbiamo tutto e non ce ne accorgiamo, per lo più ci ostiniamo a cercare sempre un capriccio (perché di capriccio si tratta) credendo che ci possa fare stare meglio….da ciò ne discende che l’uomo è per sua natura insaziabile, nulla riesce a placare la sua sete. Ma cosa cerca disperatamente l’uomo, cosa potrà mai placare la sua inesauribile sete?La felicità? No…l’uomo non cerca la felicità perché sa bene che essa ha una durata limitata nel tempo…ma cerca l’AMORE: l’amore vero, totale, inesauribile, perfetto… Ma esiste?  Io credo che se non esistesse, non saremmo inquieti: ci accontenteremmo di quei pallidi riflessi che sono gli amori piccoli, limitati, egoistici, dai quali, invece, prima o poi, finiamosempre per ritrarci con noia e con fastidio. L’abitudine, sai, prosciuga pensieri non ancora nati…