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L'adieu


 J'ai cueilli ce brin de bruyère L'automne est morte, souviens-t'en. Nous ne nous verrons plus sur terre Odeur du temps Brin de bruyère Et souviens-toi que je t'attends.(G. Apollinaire)  Ho colto questo rametto di erica L'autunno è morto, ricordatene. Non vedremo più su questa terra profumo di tempo e rametti di erica. E ricordati che io ti aspetto.    Ogni trillo del telefono mi provocava un sussulto.Non aspettavo che una tua chiamata. Vivevo per una tua chiamata.contavo le ore, i minuti, i secondi…che mi separavano da te. Passavo giorni interi a pensare ai nostri momenti. Passione, forza, dolcezza, carezze, coccole, noia, parole, litigi, baci e lacrime. E ogni volta ti baciavo le labbra, il viso gli occhi, incurante di tutto, tranne di te. Ho amato tutto di te: il tuo corpo, la tua mente, il tuo carattere, le tue manie e forse anche di più. Fedele come un cane, paziente come l’acqua, stupido come una mosca che sbatte contro lo stesso vetro senza capire, senza cambiare. Ora sono qui, solo nella mia casa, mentre metto a fuoco ogni dettaglio del nostro addio.Ricordo ancora i tuoi occhi assenti quella mattina mentre mi dicevi: “allora vai via”. Quattro anni di passione, di baci, di sesso, rubati al tempo tiranno, che ora sembra gioire nel vederci distanti. Anni in cui ci eravamo giurati amore eterno, lottato per il nostro amore, creato un muro invalicabile cosi che nessuno poteva intaccarci. Cosa è successo? E bastato che ti mettessero alle strette, ti costringessero a scegliere… Allora tu, mi hai gettato via come un paio di scarpe vecchie … In quel maledetto letto abbiamo fatto l’amore tante volte. Le tue gocce di sudore si mischiavano alle mie e io chiudevo gli occhi e annegavo nel mare salato della nostra passione. Che stupido a pensare che non sarebbe mai finita! Ora non mi restano che i ricordi. Chissà se un giorno rimpiangerai la delicatezza del mio cuore e l’amore smisurato che avevo per te. Addio amore.Non tornare più amore. Perché stavolta potrei annegare te in quella passione, come ora sto annegando il mio dolore.    Eravamo uguali ma anche diversi. Eravamo vicini ma anche distanti. Poi un giorno, muto di sguardi e sospiri, privo di suoni e parole, solo un addio. Ora in questo sogno sospeso senza carezze e sospiri, senza occhi ne mani, viviamo. Distratti e attratti dal ricordo di un bacio rubato, l’essere stati un tempo teneri amanti. Eravamo uguali ma anche diversi. Eravamo vicini ma anche distanti. Esistiamo ancora per un ricordo e un addio soltanto.