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Poker game


 Ti guardo e tu mi guardi, la tua gonna si è un po’ aperta, sarà stato il movimento quando prima ti sei seduta, sento il tuo calore, sarà il tuo profumo, saranno i miei dubbi se porti o meno il reggiseno. Il lampadario a gocce di cristallo, la foto di tuo marito lontano, all’estero per lavoro, saranno i tuoi occhi scuri e profondi come gli abissi degli oceani, saranno i vecchi tempi, un inferno mi dicevi, sarà che poi nel letto mi perdevo e ti perdevi.Saranno i tanti anni passati a rincorrerci, sarà che poi nessuno ha fatto davvero una scelta. Sarà questo divano con le rose e con le spine, sarà che non tira un filo d’aria, la fronte che s’imperla, i tuoi collant lilla, le unghie con lo smalto dello stesso colore. Sarà che non resisto più, che non ti ho mai resistito, sarà che dei tanti letti in cui sono stato nessuno è caldo come il tuo, sarà la tua mano ora, che mi sembra di sentire. Sarà che mi fa uno strano effetto tornare in questo posto, non so più cosa sarà o cosa non sarà, so solo che ora inizia la nostra partita di poker.