poesiaeparole

Prova ad immaginare


 La mia zattera leggera e solida, naviga su un fiume placido; pochi i vortici, inesistenti gli scossoni: un viaggio che sa di rilassatezza. Improvvisamente tra tanti un viso ti colpisce, inatteso e rapido scatta un magico meccanismo: occhi che si incontrano, si cercano, quasi si attendessero, ignari. Le parole sono corde di un ponte sospeso, i dialoghi si fanno più intimi stringono e uniscono il passaggio sul vuoto. Un sorriso toglie spazio alle distanze, desiderio velato di un contatto. Labbra si avvicinano, si sfiorano, si uniscono; sciolgono l'ebbrezza di un incontro che è sorpresa.Trascorrono i giorni, il desiderio di rivedersi si rinnova, è potente. Dolce follia irresponsabile, desta e muove sogni sopiti, in un cuore da tanto tempo adulto. Anima antica che vede, sente e sa dov’è l’Amore, lo cerca e lo scova nei meandri oscuri del mio cuore, nelle trame aggrovigliate dei misteri, dove i lombrichi fanno la tana, dove gli anni la mia vita.Ti prego vieni e lasciati andare, perché io sia la culla che capiente t’avvolge, perché io sia il tuo ombrello quando piove, e tu quel raggio di sole che spunta dal mare, nel chiarore dell’alba che flebile appare ed io ritrovo il tuo fuoco che brucia all’amore ed invade e si fonde con l’anima mia.