poesiaeparole

misplaced childhood


 Inventai le tue mani quando ancora non c'eri,quando ancora ti celavi nei miei sogni…A chi potrò mai raccontare che cosa questi occhi hanno potuto vedere, che cosa questo cuore abbia potuto sentire quando tu, quel giorno, entrasti nella mia vita…E ora… ora non c'è luogo dove io possa andare,nulla che mi protegga da questa incessante malinconia.Un mare d'inverno questo silenzio,e questo vento… che mi respira.Ma se dietro a sé ogni fantasmalascia la notte, è solo perché vivoattraverso il ricordo della luce dei tuoi occhi.E scalzo, ormai, cammino sulla fredda rena…col tuo sorriso in tasca.