poesiaeparole

imagine


 Tua figlia,è saltata per aria,insieme a frammentidi vetro,metallo, legno.È saltata per aria,tra brandelli di esseri umani,tra l'odore di polvere esplosa,di carne bruciata.Il suo zaino, i suoi libri intatti,tenuti stretti al petto come un ultimo abbraccio.È saltata per aria,vittima di una guerra inutile,a una fermata di autobus,in una gelida mattina di febbraio di kiev.Tuo figlio,Ti ha lasciato,senza neppure salutarti.Una pallottola gli ha reciso il sorriso.Ti ha lasciato,ma il suo ultimodisperato pensiero,è stato per te,un saluto in un lampo.Molotov e urlacontro fucili e carri armati;il suo maglione bianco, sudato,mostra un fiore rosso, e polvere e piantiinsozzano la luminositànell'aria di Odessa.Una madre, un padre.Due popoli in lotta.L'odio non lenisce il dolore, la vendetta è bandita.Una madre, un padre,insieme, civili,su un cumulo di macerie,a leggere poesie,a mostrare un aspettodel loro dolore,a chi come noi non sa,non vive l'orrore,ma rimane ad ascoltare,a udire parole d'amore.