poesiaeparole

Il dono del cervo


L'erba incolta allunga i suoi fili, le sue foglie, nel disordine deliberato della natura, su quello che una volta era un prato curato. Invade e ricopre i gradini della scala esterna.La ringhiera arrugginita; dove piccole isole di verde vernice ricordano le origini.Il portone sbiadito dal sole, dalle intemperie, resiste ancora alla sua funzione.Il silenzio attuale contrasta con i rumori, le grida, i pianti e le risate di quando la vita abitava la casa.Come animale mitologico, ircocervo, unione chimerica, veglia e riposo, urla e quiete, vita e morte, uniti in un abbraccio inscindibile, su cui non esiste un prevalere definitivo, ma tutto è in continua trasformazione, come un evoluzione perenne, mai statica.Il pulsare di ieri si alterna all'immobilità di oggi, e domani le ortiche cederanno, temporaneamente, il loro dominio alla fioritura delle begonie.