poesiaeparole

One in a million


Sono l’unico spettatore della tua vita, di ciò che nessuno conosce, nè mai conoscerà di te. Vivo per te, dell'odore quotidiano che lasci in casa, dopo il caffè e la sigaretta, mentre alzi al massimo il volume della radio e ballando ti vesti. Vivo di quel profumo leggero che aleggia nella tua stanza disordinata, dopo che l'hai spruzzato con civetteria sul tuo corpo nudo, vivo dei tuoi suoni quotidiani, dei tuoi colpi di tosse,del tuo canto stonato sotto la doccia, delle tue telefonate annoiate, dell'odore che raccolgo sul tuo cuscino affossato ,quando in tarda mattinata, ogni quindici giorni, in tua assenza, entro in casa tua, per revisionare l'attrezzatura. Vivo del tuo "Pronto?” quando come uno stupido adolescente compongo il tuo numero da anonimo, non trovando neppure il coraggio di inventarmi una scusa, mentre odo la tua voce che mi riempie la mente come una droga e mi sazia il cuore. Sogno un bacio appassionato o una carezza fra noi. Chissà se rimarresti delusa? O forse no. Forse, dovrei addirittura fare finta e allora mi si spaccherebbe davvero il cuore. Perchè le labbra fredde ed inanimate che bacerei, non sarebbero le tue. Gli occhi fissi che avrei di fronte, mi svuoterebbero di ogni passione, perchè rimpiangerei ancor di più i tuoi, così fondi e dolci, due pozzi neri di inesauribile felicità per il mio cuore, così confuso e perso. Avresti la certezza che non penso a te. E questo mi ucciderebbe. Anche se tu non mi riconosceresti. Anche se io per te non esisto. E non sono nulla. Perchè io, non riesco a fare altro, se non viverti cosi.