poesiaeparole

Sicily

Di solito non viaggio molto spesso… sicuramente per la mia innata pigrizia.

A volte, però, mi prende all'improvviso come una frenesia che mi dice di

andare, di uscire, di muovermi… e spesso non resta altro da fare che

ascoltarla questa voce, così imperiosa, se non desidero che un'inquietudine

sottile poi si insinui nei miei pensieri e nei miei gesti per tutto il giorno.

È così che ho"scoperto", quasi per caso, un piccolo angolo di paradiso

(praticamente a due passi da casa mia), un luogo dove ogni cosa sembra

essere finalmente al suo posto, e dove anche la vita stessa sembra fluire

tranquilla, cullata quasi, dal ritmo dolce delle sue acque. Trecento metri di

lungomare dove ogni dieci passi c’è un'invitante panchina, all'ombra degli

aranceti, ti invita a sostare, a dar tregua a un cuore gonfio di emozioni:

tanta è la bellezza che ti circonda che devi per forza riprendere fiato.

Poca gente che, come me, cammina tranquilla; qualche vela al largo e

alcune piccole barche ormeggiate al molo e, all'interno, le botteghe

degli artisti (pittori, poeti, scultori) che non mancano mai di gettare

un'occhiata sorniona ai pochi passanti (per lo più turisti) con un sorriso

che la sa lunga…Chissà che possano vedere, meglio di altri, i pensieri che

ci agitano? La giornata è splendida, una leggera brezza mi scompiglia un

po i capelli e l'aria salmastra m'impregna i pori e la bocca… voluttuosamente.

In alto un cielo terso, azzurro, con un sole che moltiplica la sua luce in miriadi

di barbagli che ti fanno lacrimare gli occhi, ma che scaldano dentro.

In basso il blu intenso di un'acqua appena increspata dal vento, e in mezzo

a tutto questo…il mio sorriso.

intimità...

Nel buio della notte, poso leggera la mano tra i tuoi capelli.

Ti sfioro, con una tenera carezza al capo, il respiro del tuo sonno

profondo, per qualche attimo, sembra interrompersi.

La notte ripiomba nel silenzio totale.

La mano ora si sposta alla ricerca di un contatto più intimo,

confidenziale.

Trovo la tua pelle morbida e calda sotto il tepore delle coperte.

La mano indugia, sino a trovare il punto esatto in cui sostare.

Mantengo il contatto, mentre la tua mente sta navigando, tra

chissà quali flutti spumeggianti, nel mare dei sogni.

Cerco di adagiare il mio pensiero tra paesaggi di tenui luci

crepuscolari, invitando il sonno, restio, ad abbracciarmi per

dileguare insieme ogni fantasma...

e penso a te...

Ci siamo salutati da poco ed ho ancora il cuore che mi batte a mille per l'emozione, sono accaldato...penso di avere la febbre! Sei una donna unica, speciale, e mi sento onorato di aver avuto l'opportunità di fare la tua conoscenza: onorato, perché dire fortunato sarebbe veramente minimizzare. Mi sai trasmettere sensazioni mai realmente provate: desiderate sì, sognate sempre… ma ora le sto sentendo dentro di me cosi vive ed è come fossero vibrazioni che mi squarciano l'anima. Non so ancora, ed è per questo che talvolta mi senti incerto, se crederci… forse per paura di soffrire, forse per paura di dovermi svegliare e di non trovarti più...Ma il mio istinto mi dice di seguirti perché so che con te è tutto fantastico, perché so che da te riceverò solo amore, perché sentirti vicino è come essere avvolti dalla tua musica. L'amore, forse, è questa attrazione fatale che mi consuma ogni giorno di passione ardente. Il pensiero del tuo odore non mi abbandona mai, ma cresce e si addensa convulsamente sulle ore in cui non ti sono vicino per ridestare ogni momento d’estasi. Tagliamo dunque i fili di ogni pacato ragionamento, lasciamoci assordare dai battiti impazziti dei nostri cuori e non tratteniamo piu il respiro. Prendiamoci tutto quello che desideriamo e andiamo, in piedi, nudi, davanti a questo incredibile scenario del mare, nell'irreale chiarore di questa luna che emerge dal tuo cielo di pizzo nero. Ti Amo infinitamente...

E...

Ho avuto paura,

paura d'essermi sbagliato

a leggere il tuo cuore,

paura d'essermi illuso

nel vedere in te 

quella donna che conosce il sentire,

quella che non si arrende

davanti a una giornata amara…

davanti a una delusione.

Chissà ora quale orizzonte contempli?

E dove sta andando la tua vita?

Forse nell'unica direzione possibile…

su quella strada, quella dell'amore,

che, forse, in leggerezza stai già percorrendo

con quell'entusiasmo che ti trasforma,

che ti rende migliore.

Tu continua ad amare come sai…

e chissà che non sia un Angelo, domani,

a suggerirti il sogno...