Rime d'Inchiostro

Vita da Bigolo


Facendo la rima vi voglio narraredel bigolo d'oro le doti piu' rarecon poche parole vi voglio io diredi come lui nasce e va poi a finire.Da piccoli fori lui esce strizzatoe lento si torce, si avvolge di latosi gira, si posa, sul tavolo pianoaccolto con grazia da un palmo di mano.Son strette sul torchio le mani e fan levason tese le braccia e la schiena si piegaper compier quel rito che ha del sublimegirando una vite che mai trova fine.I polsi son stanchi, le braccia dolentii muscoli tesi sui dorsi possentis'arrestano a tratti per un riposinoe trovan conforto bevendo del vino.La pentola bolle sbuffando vaporesul volto del cuoco ch'e' tutto un rossoresi tuffa, si svolge, risale, discendee a fondo poi va dolcemente.Il tenero grano non sente piu' malegalleggia beato nell'acqua e nel salele membra distende, acquista saporee apre pian piano il suo cuore.Stremato distrutto poi viene scolatoe dentro alla teglia ben ben rimestatocon l'anatra, il pesto o con la salsicciasi sposa si mischia e acquista delizia.Ormai gia' ha scordato del torchio la morsache stretta lo ha estruso dal bronzo con forzasul piatto disteso mi sembra rinatoe dentro al sughetto lui sguazza beato.Lo copre il formaggio di un candido mantoche rende il lombrico davvero un incanto.Richiamo ancestrale per quelle papilleche sono rimaste finora tranquillesi stan preparando al rito finalee sbavan saliva nell'antro mortale.Si apre si chiude si storge la boccae dentro la lingua si agita e schioccaingurgita tutto e da del lavoroa denti consunti avvolti nell'oro.Discende poi triste in fondo alla panzagià persa del tutto ha ormai la baldanzalo attende l'inferno che, aperta una brecciasepara con cura il buon dalla feccia.Ormai moribondo e' il bigolo d'oroda quando poc'anzi passato ha il pilorotrascorsa ha in un lampo la sua breve vitaLui manco s'e' accorto ma è già finita.E mentre riposa in quel cimiterosi sente la voce del culo sincero"Di certo non sai che per altra filieraverrai trafilato già prima di sera".