"La memoria dell'Uomo'' Ho dimenticato il fascino delle immagini in bianco e nero Amarsi litigare e ritrovarsi sempre sullo stesso sentiero Inseguo chimere che non ti svelano mai quanto vali Perché i sogni mi accorgo non sanno più essere tali Ho dimenticato di cercare un perché di pensare al domani Lame affilate su una vita sempre più corta taglian ali Vivo nell’idea d’un solo ricordo e me ne prende cura Perché so che quell’istante è sempre l’unica armatura Ho dimenticato il tuo corpo e la promessa di dirsi tutto Nudi appartati in disparte disarmati nel minuto crudo Il cielo ambrato si leggeva sopra il nostro futuro muto Tempo non aspetti e rubi tutto a chi non ha mai vissuto Ho dimenticato di guardare in alto non contare le ore Di guardare dove sorge il sole ascoltar le parole Di curvarmi su di te a cercare un bisbiglio Vivere senza alcun ” se” far crescere un figlio Ho dimenticato la forza di scagliare un pietra Mentre fuori piove sull’umanità che arretra Buttarla fuori dall’eclisse d’una prigione di vetro Oltre le stigmate di chi dipinge la vita solo di nero Ho dimenticato di ricordarmi i sorrisi del tuo viso Di cercarlo tra le lettere mentre sfoglio un libro Mi squarciava il velo di Maya tra parole subdole Quando la strada era fumo e stavo a contar le nuvole Ho dimenticato la luce degli occhi dei fari nei porti La nebbia ed i silenzi i pensieri morti e poi risorti I luoghi dimenticati dove perdermi e ritrovarmi I silenzi delle cattedrali e quello dei giorni andati Ho dimenticato il coraggio d’osare di cercare un verso Accumulare tesori ora ho capito che forse è l’inverso Rondini di ritorno d’inverno quando tutto infine è perso La musica I suoni ed i colori che rendon l’asfalto diverso Ho dimenticato che per non perdersi bastava voltarsi Lungo la via delle delusioni serviva solo baciarsi Il secondo scisso dal pianto rimpiazza il tempo che scordo Era semplice ma non ricordavo l’amore vive anche in un sorso Dj Pohnzi ANNO III