"L'ustione dei corpi" Pensiero fermo coi corpi avanti il cuore indietro Perdiamo tutto troviamo nella perdizione il veroPrenditi i secondi di vita i minuti che diedi alle orePrendi tutto e tieniti pure il resto per favore L’indifferenza diventa cantilena nostra pena Persi nel non sapere l’indecisione c’ avvelenaE la bocca infedele volatile più del pensieroGiravolta nell’aria corona che cerca il suo stelo Spiegami il dolore che s’accanisce sui punti di suturaChiarisci il perché il tremolio delle mani la mia pauraLa passione che cresce fino a che non prende sonnoL’ultima cena delle emozioni date per noia e per gioco Al buio arresi senza treni sopra vuoti binari Non accendiamo i fanali ancor meno il domani Le anime bruciano dentro corpi di ghiaccio Puntine logorate su tela ridotta a straccio La differenza bianca o nera, era notte di burrasca Conto i secondi restanti coi battiti d’una farfalla Col sorriso che dovrà imparare a vestire emozioni Col colore della pelle senzalibretto d’istruzioni Eppure credemmo all’amore che non sta al suo posto Al peccato nascosto alle scelte che non hanno costo Ci credemmo come il primo albero che crea il bosco Ci sperammo come il vino che crede nel suo mosto Contro i pregiudizi senza ‘armi eroici contro ogni sfida Nascemmo pazzi e ci facemmo poi guarire dalla vita Ma non siamo perfetti se non nell’amore che non diamo Nel male che facciamo nella ricchezza che non abbiamo Contro tutto contro il tempo contro mille contro loro Iniziammo camminammo riempiemmo il tanto con il poco Contro i falsi i miopi in una cascata su una zattera Con gli occhiali non per vedere ma come maschera Due corpi sgretolati uno contro l’altro in un’ustione Persino la notte ci abbandona fugge la combustione Tingemmo insieme il vuoto nel mondo d’atarassia Lontani nello spazio un ultimo tuffo prima dell’asfissia Nella caduta parole dai silenzi stanno uscendo Si mi cara, qua in fine si cade ma godendo Le ustione nascoste riportano all’origine della pazzia La poesia non può che raccontar l’amore come eresia (continua) Dj Pohnzi anno III
l'Ustione dei corpi .. Dj
"L'ustione dei corpi" Pensiero fermo coi corpi avanti il cuore indietro Perdiamo tutto troviamo nella perdizione il veroPrenditi i secondi di vita i minuti che diedi alle orePrendi tutto e tieniti pure il resto per favore L’indifferenza diventa cantilena nostra pena Persi nel non sapere l’indecisione c’ avvelenaE la bocca infedele volatile più del pensieroGiravolta nell’aria corona che cerca il suo stelo Spiegami il dolore che s’accanisce sui punti di suturaChiarisci il perché il tremolio delle mani la mia pauraLa passione che cresce fino a che non prende sonnoL’ultima cena delle emozioni date per noia e per gioco Al buio arresi senza treni sopra vuoti binari Non accendiamo i fanali ancor meno il domani Le anime bruciano dentro corpi di ghiaccio Puntine logorate su tela ridotta a straccio La differenza bianca o nera, era notte di burrasca Conto i secondi restanti coi battiti d’una farfalla Col sorriso che dovrà imparare a vestire emozioni Col colore della pelle senzalibretto d’istruzioni Eppure credemmo all’amore che non sta al suo posto Al peccato nascosto alle scelte che non hanno costo Ci credemmo come il primo albero che crea il bosco Ci sperammo come il vino che crede nel suo mosto Contro i pregiudizi senza ‘armi eroici contro ogni sfida Nascemmo pazzi e ci facemmo poi guarire dalla vita Ma non siamo perfetti se non nell’amore che non diamo Nel male che facciamo nella ricchezza che non abbiamo Contro tutto contro il tempo contro mille contro loro Iniziammo camminammo riempiemmo il tanto con il poco Contro i falsi i miopi in una cascata su una zattera Con gli occhiali non per vedere ma come maschera Due corpi sgretolati uno contro l’altro in un’ustione Persino la notte ci abbandona fugge la combustione Tingemmo insieme il vuoto nel mondo d’atarassia Lontani nello spazio un ultimo tuffo prima dell’asfissia Nella caduta parole dai silenzi stanno uscendo Si mi cara, qua in fine si cade ma godendo Le ustione nascoste riportano all’origine della pazzia La poesia non può che raccontar l’amore come eresia (continua) Dj Pohnzi anno III