Poesie Per Resistere

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  Flussi divergenti   Fummo Arcangeli in volo eterni mai creati Collasso delle idee tra la rivolta dei dannati ll manto rosso lucente che avvolge spade Nel grido d' infinito in cui riecheggia l'Ade Fummo foglia controvento che non si dà vinta Vita indomita sanguinante di morte cinta Invincibili mai appassiti nei secondi andati Colori di fiori resistenti sulle tombe dei soldati Fummo roseto incastonato nell' inverno nucleare Trafitto dal gelo gridato dal vuoto abissale L'esistenza scivolosa nelle mani delle parche L'armonia d'un suono emesso da mille arpe   Fummo volta celeste dipinta sullo squallore Voragini di luce nella spelonca di Platone Bagnati della lacrima persa sul volto della Pietà Il secondo d'estasi che ingloba l'eternità       Fummo goccia d'acqua tra la sinfonia delle cascate Colombe ostinate in volo con le ali spezzate Preda immacolata tra le grinfie d'uno sparviero La lama affilata nella bocca d'un condottiero   Fummo la scie di rugiada piante dalle stelle Raggi di luce emessi di due gemme gemelle Il filo stoico nel vuoto su cui vacilla un gigante Il peso dei peccati sulle spalle d'Atlante   La roccia che sguazza illesa tra le mani del moto l'immagine di Cartagine che sorge cavalcando il fuoco Fummo stirpe leggendaria che non si rassegna all'addio L'endecasillabo di Dante sulla labbra  di Dio ...    Sulla mia pelle     Il mio sguardo tra i naufraghi nell’oceano di nebbia Alla deriva come un bambino ancorato ad una penna Sulla mia pelle scrissi i miei giuramenti di gioventù Le promesse che ti feci incosciente in eccesso di virtù Dalla pelle gettai la memoria d'estasi in fondo al mare La vanità che rende effimera la condanna ad amare Resistente al nulla fermo come gli eroi di Sparta Goccia d'inchiostro immane tra onda e pezzo di carta ...   Anche stasera le sirene chiamano e cantano di niente Altra notte in bianco ad ascoltare voragini sulla pelle Vita come il mare t'ammalia t'inghiotte poi ti risputa Sopra strade lastricate di distopie e gente muta   Le correnti mi portarono dove non batte mai sole Morii più di una volta a brandelli tra anime sole Nel silenzio sinfonie dai dialoghi con un fruscioNel silenzio sinfonie dai dialoghi con un fruscio Ogni secondo con la scelta dell'abisso o dell'oblio   A piedi scalzi sul cemento alienato dal fumo nero I sorrisi del sole lasciano posto al lume di cero Realtà che trafigge sogni con l'arco di mille frecce Scelsi di seguirne una da un mazzo d'infinite stelle             Ora I corpi che strinsi le vite nate dritte finite di sbieco Le luci finte appassite negli occhi chiusi d'un cieco Gli anni ad aspettare nuova porta dietro l'ennesima porta A guardare cupido e la sua freccia in mano che mai scocca   Tutto esplode si contrae tra le dita a curvare parole Di corsa contravento sui muri romanzi da pagine vuote Tempo bastardo ritorni e non fai che scolpire i ricordi Il tuo abbraccio fa morire i vivi e fa rinascere i morti   Ed i rimorsi graffi neri su una vita a colori Adesso non li conto più ma sai conto i fiori Nel giardino sotto la solitudine d' uno spoglio cipresso Uno per ogni volta che negai un sogno a me stesso   Uno per ogni amore davanti a cui depositai le armi Germogliarono a sprazzi sulla china dei miei sbagli Pelle ardi senza sosta quando nella vita tutto è spento Quando il fiato taglia parole figlie eterne del lamento