I figli di di Rimbaud – il sangue dei poeti ( poetry slam) Agli eserciti di schiavi , All'oscurità prima dell'albore Al “fiore che svapora sullo stelo”, All' ”Albatro sull'amaro abisso” All’ultimo brivido che accese le mie notti , il piacere di lasciare il niente per trovare il tutto di bocche sfinite dal baciarsi troppo Il sole s’alza sui giorni senza orizzonti Senza fiori senza colori Senza fiumi sotto i ponti Addio perché un sospiro mai creò amori Perché nell’oscurità la penna crea albori Nei giardini dell’ infanzia uccidemmo il padre Orfani della storia trovammo una stella madre Astro solitario illuminerà come miliardi Brucerà il mondo d’idee elevate sugli stendardi Mani scorticate posate sulla vita ardente Siamo petali infiniti nati dal vostro niente Al largo vascelli di nazioni con rotte derive Nuotiam nell'oceano sul cielo perché senza rive Lumi che vorticano quando il buio si fa realtà Ardiam sulla punta del braciere chiamato libertà Illuminando stirpe di uomini con i collari Candele in processione su mondi crepuscolari Senza fede e credo di giustizia abbiam sete Tra Bibbie senza Dio un giorno capirete Senza catene bruciamo il tempo che ci resta Senza muri senza frontiere l’Anarchia è questa Diteci che siam sempre il sangue di Rimbaud Che viviam nelle parole stese da Arthaud Nelle pianure alito caldo contro il vento polare Guardateci echi d’una scintilla nell ‘ eclisse totaleSporchiamo di poesia il cielo steso scarlatto Siamo fuori dal coro oltre voi siamo altro Resistenti al capitale incompresi nel calvario Siam l'ultima pallottola nella trincea di Stalingrado Guardateci in volo su civiltà di maschere Nei porcodio negli stati e chiese da radere Su un faro morto lume che non smette d 'ardere Onda dell oceano che mai si potrà infrangereDj Pohnzi