Svegliarsi tra mille anni ( poetry slam)Mi sveglierò lontano in un secolo d’anno dominiLontano dalla storia spazzato dai venti cosmiciRicorderò la terra tremare sotto uomini immobiliMa non erano eroici i 300 delle TermopiliL’ultima immagine che avrò, oceani immersi nei piantiVascelli in fiamme vite di carbone solcate da falsi santiRicorderò rive a baciare tramonti morti ghiacciatiFuochi tenui danzare senza sole dal buio lacerati E quanti inganni tracciarono le rotte del mio vivereAbbagli tra gli sprazzi lasciati vuoti del mio ridereLa speranza, un silenzio che rimbalza sul muro d' urlaL’amore , una freccia scagliata a mano contro il nulla Tutto si vendeva tutto si comprava ignoranza al cubo La verità valore del passato il nulla l’oro del futuro Bambino che non sa piangere gabbiano che non sa volareUn “pianista sull oceano” che non sa più come suonare Perso nel mondo al collasso d’un Cristo mai risorto Perso come un pezzo di futuro ancorato ad un ricordoPerso a fissare un pezzo di materia in mezzo al vuoto Gli occhi blu d’una sirena persi in mezzo al mare moto Realtà sfocata o confusione tra coraggio e viltà Felicità in penombra a chiedere al sole pietàUomini a rincorrersi baciati dal buio della cecità Per loro bastava pure un’emozione fatta a metà Città vuote necropoli piene verità sempre taciuteOra niente perdite di tempo su strade mai voluteRiparerò amori che non s’affliggono mai di soffrireAccetterò solo sogni che il mio cuore vuol custodire Mi siederò davanti al mare ascoltando le sue storieDi marinai partiti e mai tornati di sconfitte e di vittorieFinalmente qualcosa d’utile suggerito dagli astri Costruire un idea per dar vita a quella degli altri Chiediamo sempre troppo o forse in fondo troppo poco Nel rogo ricevemmo gocce d’odio per spegnere il fuoco “Natura matrigna” ingrata senza risposte e mille maliDio diede una piuma ad un uomo che solo chiese aliDj Pohnzihttp://blog.libero.it/poesieresitenza
svegliarsi tra mille anni .. Dj
Svegliarsi tra mille anni ( poetry slam)Mi sveglierò lontano in un secolo d’anno dominiLontano dalla storia spazzato dai venti cosmiciRicorderò la terra tremare sotto uomini immobiliMa non erano eroici i 300 delle TermopiliL’ultima immagine che avrò, oceani immersi nei piantiVascelli in fiamme vite di carbone solcate da falsi santiRicorderò rive a baciare tramonti morti ghiacciatiFuochi tenui danzare senza sole dal buio lacerati E quanti inganni tracciarono le rotte del mio vivereAbbagli tra gli sprazzi lasciati vuoti del mio ridereLa speranza, un silenzio che rimbalza sul muro d' urlaL’amore , una freccia scagliata a mano contro il nulla Tutto si vendeva tutto si comprava ignoranza al cubo La verità valore del passato il nulla l’oro del futuro Bambino che non sa piangere gabbiano che non sa volareUn “pianista sull oceano” che non sa più come suonare Perso nel mondo al collasso d’un Cristo mai risorto Perso come un pezzo di futuro ancorato ad un ricordoPerso a fissare un pezzo di materia in mezzo al vuoto Gli occhi blu d’una sirena persi in mezzo al mare moto Realtà sfocata o confusione tra coraggio e viltà Felicità in penombra a chiedere al sole pietàUomini a rincorrersi baciati dal buio della cecità Per loro bastava pure un’emozione fatta a metà Città vuote necropoli piene verità sempre taciuteOra niente perdite di tempo su strade mai voluteRiparerò amori che non s’affliggono mai di soffrireAccetterò solo sogni che il mio cuore vuol custodire Mi siederò davanti al mare ascoltando le sue storieDi marinai partiti e mai tornati di sconfitte e di vittorieFinalmente qualcosa d’utile suggerito dagli astri Costruire un idea per dar vita a quella degli altri Chiediamo sempre troppo o forse in fondo troppo poco Nel rogo ricevemmo gocce d’odio per spegnere il fuoco “Natura matrigna” ingrata senza risposte e mille maliDio diede una piuma ad un uomo che solo chiese aliDj Pohnzihttp://blog.libero.it/poesieresitenza