Poesie Per Resistere

Kashka .. Dj


Kashka figlio della storia ( poesia orale/slam)I) L 'infanzia feliceNato sulla terra coi segreti del nostro passatoCol nome di Kashka una lancia un destino affilatoCacciatore nel rispetto di usanze ancestraliNel culto delle memorie che ci  rendon universali  I giorni passan sotto nuvole raramente capricciose Riportano volti andati son sempre vive le personeEd aspettare che il sole esca dalla sua cavernaNell’attesa che con gli avi s’ apra la notte eternaI demoni notturni non son mai riusciti a fermarti Il tuffo dentro una nuova alba bastava a curartiSul corpo di ogni uomo mille macchie e cicatriciImpossibili da leggere ma piene più di tutti i libriPassi davanti l’albero dove con tuo padreImparasti ad amare i frutti della terra madreCorri tra foreste e animali in posa eternaLa bellezza non si ingabbia ci si prosternaLampi tuoni e venti spazzan la via a nuovi giorniSempre liberi e  intensi come gli alberi son folti Spiriti benevoli fan tutto per uomini tristi e soliPettinano la chioma del mondo con mille coloriTu e lei abbracciati il sole vi disegna  ombreAbbracciati amanti se ne ricorderà quel colleOra Il ricordo d’un suo bacio tra infiniti silenziNon si è soli se abbracciati da spazi immensiTra i raggi del sole chi splende vive per sempreNel canto dei savi  discendiam tutti da leggendeII)  La decostruzione d'una civiltàBestie con corna un giorno scesero dalle naviCalpestarono con lo  zolfo la terra degli avi Tornado di fuoco scavarono lapidi nel  cieloCol tuo cuore tremò la civiltà d’un emisferoCielo ciano d’anime sudice e ammarata la flottaPortarono un nuovo sapere e una nuova rotta Insegnaron il mondo è d’una  sola razzaE che nel mondo chi ha catene sempre sbagliaNozioni confuse d’ individuo fuso nella folla Ora  il colore conta e la tua è  la pelle sporcaLottaste con le unghie per squarciare la notteMa la storia non è logica sa esser folle  Furono i preamboli della vostra ultima cena Che non avreste mai più rivisto primaveraAddormentarono stuoli d’uomini con  fiabe Bruchi mai divenuti crisalidi sul filo dell’AdeIndicarono la via , la notte dell’anima  e consumareTutto ciò controvento che serve a non voler più volare Il “domani” sinonimo d’ “assente” per l’ AfricaIl futuro su un foglio nero con  una penna scaricaIl trono su cui sedere,  la finzione del potere A volere ciò che non si potrà mai  avere Visi ridipinti di bianco schiavi senza perché Diedero una maschera per essere chi non si èEressero prigioni,  una vita di canti  senza voceDipinsero una bandiera ed un segno di croceAlle tue voglie non desti mai un costo o nomiSpiegaron che ora i “sogni”  fan rima coi “soldi”Datteri ed acacie poi sparite sotto il catrame Sui cui sbocciarono fiori di  malattie e fameStrapparon le  radici nate non d’acqua ma sale Le notti ingenui   ad aspettare le risposte dal mare Capisti che avevan un solo libro  di paroleE che con esso ogni Dio  si crea ogni Dio muore Capisti nel tempo di una lancia che in volo  muoreChe la tua storia fu un fiume che arrivò alla focePortaron via le sue pupille luce di diamantiMostrarono a tutti  pezzi di buio luccicanti Cosi i suoi occhi svaniron nella notte crudaLe sue lacrime pioggia acida sulla pelle nudaIII) La rinascitaIl vento ti fece rinascere un giorno di novembreQuando ti fratturaron il cranio e strapparon la pelleTi portarono in un museo t’usarono come  drogaPer l’avido di possesso la merda bianca d’Europa Le tue donne nei migliori di casi schiave sessualiCollari donati come colori d’autunno ad animali Allora nella notte della storia che taglia coi rasoiFra le ferite del suo sangue  cosi nacquero gli eroi Piedi su erba bruciata il mare come unico tappetoContra l'onda i muri dell uomo non sono  frenoSenza Dio senza sole riprendetevi cio' che é vostroNella corrente della storia o nuoti con o sei controUn pugno per la libertà la nocca sforna la notaNell'incenso ci uniamo la melodia é  parolaDai ghetti di Soweto a battere sulle casseFinché si piega l'acciaio  il mondo fuori asse