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Poesie Per Resistere

opere di resistenza musicale e poetica non umana

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Il racconto di una disgrazia... Dj

Post n°416 pubblicato il 13 Gennaio 2021 da DJ_Ponhzi

" il racconto di una disgrazia- lezioni di poesia n4" (gennaio 2021)

Dj Pohnzi


Per portar via l'amaro in bocca lasciato dai tuoi baci
non basta la brezza del mare, il rigirarsi e tornare sui suoi passi
la mia solitudine la vedi e la senti, vola via come un sogno inespresso
riga e spezza in due il cielo indifferente sempre uguale a se stesso
Che ne sai  di non riuscire più ad arricchire i suoi giorni di semplici cose
di vedere solo spine in un prato che con te fu di rose?
Ritrovo in altre le poesie scritte sulla tua pelle quando le accarezzo con la mano
Ora conosci la disgrazia , anche se per una volta, d'averti toccato

Ti vedo in tutti gli angoli bui, nelle sagome che chiedono calore
sei dove un abbraccio  si crea e la vita rugosa diventa cotone
Futuro impossibile d'afferrare con te ,  esso non é che attesa della nebbia 
é proprio quando lo tocchi  che svanisce perché tutto con te poteva solo essere immaginato
Ho paura di guardare altri volti perché con il tuo vedo solo la differenza dell'abisso
Ora conosci la disgrazia, anche se per un lampo,  d'averti visto

Il vento smuove le fronde ma neanche loro lasciano passare gli  ultimi raggi di sole
come la mia bocca che non seppe far uscire le  parole quando dovevo
Ora non bastano altre braccia, altre notti, altri corpi, altri bocche
Perché un cielo fecondo non può più nutrire foglie morte
Non vi é nulla di nuovo che non nasca già in cocci 
come possono celarsi nuove albe oltre i tuoi occhi?
Strano come un suono possa da gioia diventar fardello , poi croce appesa al collo
Ora conosci la disgrazia d'aver sentito per poco la tua voce


Che ne sai tu che solo al pensarti mi sento  consumare come una candela
nella cera  va via quel poco che mi desti, più perché distratta che per voglia
Ed dei rapidi momenti vissuti con te restano fotogrammi sfocati 
che si ripetono come i riflessi infiniti tra due specchi rotti di fronte 
i vascelli in avaria al largo  in preda delle bufere
Sanno meglio di me dove andare senza te per stare a galla 
sanno che vi sarà il  sole dopo le sere
sanno che vi sarà un arcobaleno ed un tesoro dopo le tempeste

Potrei continuare ancora a lungo , trovare mille altri versi per il tuo canto 
ma sono svuotato delle parole come un nuvola priva d' acqua dopo il suo pianto
Fosti la voce della felicità gridata con occhi tristi prima d'esser dannato
da chi ,anche se solo per una notte, ha avuto la disgrazia d'averti amato

" Il racconto di una disgrazia"


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Commenti al Post:
amistad.siempre
amistad.siempre il 21/01/21 alle 01:41 via WEB
Non è mai una disgrazia, l'aver amato. Semmai, è il non aver amato mai, la vera disgrazia! ^_^
 
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