poetabastardo

Lezione d'umiltà


Orgogliosa, sofisticata e altèra, se solo con superbia, credi di dominare... forse scoprirai tardi, senza appello... che il mondo razionale ti ha tradito. Ma, se umilmente non mentirai a te stessa... tra la folla ricercherai chi amare, e... bacerai la mano che ti avrà schiaffeggiato. Senza viziarti ti metterò alla prova. Potrai donarti, devota e... in umiltà. Tolta la tua alterigia... sarai bella! Non saran le mie mani a farti male. Mi piacerà lisciare i tuoi capelli, mentre oltraggiose, ma naturali carezze... caleranno oscillando sul delicato viso. Ti volgerai protesa a morbide sferzate, poi i colpi si faran duri e vibranti. Non servirà implorare un veloce supplizio. Sospirerai prima di esibire ogni tabù che è in te. Allora... capirai quanto era futile... volersi porre al di sopra degli altri, e libera... vorrai cadere sempre più giù! Inginocchiata, ti inchinerai a baciare... la fonte dei tuoi massimi tormenti. Non sarò io a guardarti dall'alto in basso. Solo alla fine vorrò riaprire gli occhi. Vedendoti prostrata... ti tenderò la mano. Brutalizzata, potresti forse... piangere, Comunque vada, asciugherò il tuo viso, e... se avrai superato la tua prova... finirò col scoprire un bel sorriso. Labbra 'sì maliziose... mi turberan sul serio, ma... la tua esausta bocca riposerà, poichè... sarai trattata da regina. Sarò io il tuo tappeto ed il tuo trono! Camminerai su me... e ti bacerò i piedi. Ti siederai su me... su delicati baci. Vinta la ritrosia... non ti accontenterai. Profondamente vorrai confidenze più intime. Risponderan quegli atti che non voglion parole... espressi in un linguaggio che non sopporterai, e al culmine del massimo degrado, beata d'umiltà... come musa divina, t'eleverai sublime, al di sopra d'un re!