la mia poesia

terremoto


 terremotoper l'Aquila e i suoi d'intorniper l'Aquila e il suo dolore, per i feriti,i mortiper le lacrime versate e che si verserannoper i graffi del cuore e dell'animaterremotoimprovvisamente un rombo di tuonoimprovvisamenteil vuoto sotto i piediimprovvisamenteil cemento si sgretola come formaggio grattugiatoterremotopanico,silenzio,pianto,lacrime ,mortitanticolpevoli impresaria non rispettare le regolepoco cemento,ferroe alloraun enorme crolloun enorme bucoda coprire per non far capirecosi da non riuscire ad individuare il colpevoleterremototutto in movimento organizzatoprima il volontario poi lo Statofermo,immobile a studiare il fenomenolo sciacallaggiodi gente senza cuorepronti a rubarel'immaggine sacra di nostro Signoreed è con il dolore in manoche ti chiedo clemenzaper questi peccatori senza coscienza