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No limit Bwin

Post n°5 pubblicato il 27 Febbraio 2012 da darioalioto

Puntata si, rilancio non esattamente

Un'unica regola. Non si fanno prigionieri. Si va fino in fondo. Fino all’ultima goccia del proprio sangue. Quando ci si siede a un tavolo cash di poker Texas Hold’em No Limit, tutti sanno a cosa si può andare incontro. Quando arriva il proprio turno di chiamata, il rilancio non conosce confini. Almeno in apparenza. Anche giocare senza limiti infatti significa porre dei limiti precisi: ossia il piatto del tavolo. Anche se dunque ci troveremo tra le mani (e il tavolo) una scala reale, non potremo scommettere i soldi per l’università di nostro figlio o la casa ancora da pagare. Conscio il gioco d’azzardo di dove mettere un freno a una certa esagerazione insita nella natura umana, anche il principe dei giochi, il Texas Hold’em prende per mano i propri utenti e non li lascia mai soli. Semmai c’è un limite di puntata minimo a cui non ci si può mai sottrarre, ossia il grande buio. Lo stesso giocatore di buio, se vuole continuare a giocare dovrà aggiornare la sua puntata (ossia raddoppiarla), se no perderà la propria puntata senza nemmeno arrivare al flop.


Dalla teoria alla pratica

La prima volta che mi ci sono cimentato, sono rimasto un po’ perplesso quando hanno stoppato il mio furore agonistico. Ma come, si chiama no limit e poi c’è un limite? Non sarebbe più semplice dargli un altro nome allora? Non saprei, sta di fatto che dopo sono andato a fare un salto sulla poker room di Bwin, casinò autorizzato dall’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato, dove tutto il ragionamento mi è apparso chiaro e costante. Un gioco alla fine è fatto di teoria e pratica, e da questo punto di vista è facile ritrovarsi in piena coscienza delle proprie possibilità in poco tempo. Il poker online è davvero istantaneo.

 
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