Environment

Formula 1


Ora è ufficiale: in Formula prendono in giro la gente e in un momento di difficoltà mondiale economica e di emergenza ambientale dipingono di verde le gomme (testuale) per "Rendere le vetture più pulite". Una provocazione per certi versi insopportabile perché arriva da team che spendono mediamente 500 milioni di euro per far correre una sola stagione ad una macchina che non riesce a fare un km con un litro e che inquina come una 747. Eppure, come se nulla fosse, i principali team di Formula 1 si sono riuniti a Tokyo in vista del Gran Premio del Giappone e per far vedere al mondo intero la loro attenzione all'ambiente non hanno trovato nulla di meglio che dipingere di verde le gomme. Verrebbe da scherzarci ma questa scelta della Federazione Automobilistica Internazionale (Fia) è il simbolo stesso del totale distacco dalla realtà del mondo della F1. D'altra parte non è un caso che la massima categoria automobilistica per ridurre i costi e rendere le vetture meno inquinanti ha già deciso di montare dal prossimo anno sulle auto il folle sistema Kers. Un diabolico congegno (acronimo di Kinetic Energy Recovery System ossia Sistema Cinetico di Recupero dell'Energia) che renderà le auto più compolicate, costose e - secondo molti - anche più pericolose. Il Kers infatti recupera l'energia termica che altrimenti verrebbe dissipata durante la fase di decelerazione e frenata e la trasforma in energia meccanica, garantendo così - su richiesta del pilota - sprazzi di potenza aggiuntiva. Un po' come avviene nelle auto ibride, solo che sulla F1 tutti gli esperti sono concordi nell'affermare che questa diavoleria oltre a mandare nella stratosfera i costi non servirà a nulla per ridurre consumi e inquinamento. Così, dalla stessa mente che ha partorito il Kers arriva l'idea "geniale" di verniciare di verde le scalanature delle Bridgestone (fornitore unico per il circus) da gara. Da non perdere le dichiarazioni di Max Mosley, presidente della Federazione: "La Fia vuole assicurarsi che i futuri investimenti fatti nella Formula 1 serviranno a sviluppare tecnologie in gradi di tornare utili al grande pubblico". No comment. MAURIZIO